Mercoledì 13 Novembre 2024

Il Campanile dell’Orsini torna a contare le ore

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Chiamo alle armi, consacro i giorni, registro le ore allontano le nubi, canto avvenimenti lieti, piango i morti. Questo distico si legge al di sopra della porta d’ingresso del campanile della Cattedrale di Manfredonia. Grazie al Card. Arc. Vincenzo M. Orsini, arcivescovo della diocesi di Manfredonia dal 1675 al 1680, venne costruita questa bellissima torre campanaria, isolata e di pianta quadrata dalla parte opposta dell’ingresso principale della chiesa. Il campanile di pietra calcarea lavorata, che il tempo ha reso di colore giallo scuro, venne costruito a spese del Card. Orsini, sotto la direzione dell’Ingegnere Giacomo Manerba e benedetto dallo stesso Cardinale il 13 dicembre 1677. Il lato della pianta quadrata è di m.5 e la sua altezza, compresa la cupoletta, è di m. 17,80. Pare che originariamente davanti al campanile ci fosse una statua a cavallo di San Lorenzo, fatta collocare dallo stesso Orsini, leggenda vuole che la statua sia stata distrutta da una tempesta avvenuta il 7 febbraio 1686, oggi c’è un’edicola con l’immagine della Madonna di Siponto. Il campanile, di stile barocco, si presenta come una torre di fortezza formata da tre dadi divisi da una cornice marcapiano, il terzo dado è aperto su tutti e quattro i lati da finestre monofore e contiene cinque campane di varia misura. Sulla sommità del campanile un tamburo e una cupoletta che sorregge la lanterna nella quale sono installate le campanelle segnatempo dell’orologio. L’orologio posto sulle due facce opposte del tamburo venne fatto installare dal Comune successivamente. Una lastra di pietra calcarea sulla sommità della porta d’ingresso posta sulla destra, riporta un’epigrafe in latino che recita la dedica del Cardinale Orsini: Alla sua ben adorna sposa / affinché non mancasse lo spirito al bel corpo affinché / la voce risuonasse alle sue orecchie / questa torre fornita di cinque sacre campane / in onore di S. Carlo Borromeo modello dei presuli porporati / dalle fondamenta donò / Frate Vincenzo Maria Orsini Romano / dell’Ordine dei Predicatori / cardinale presbiterio di Santa Romana Chiesa / col titolo di S. Sisto / Arcivescovo Sipontino / nell’anno 1677 – anno III del suo arcivescovado. Per chi abita in centro, non necessariamente molto vicino alla Cattedrale, il rintocco delle ore del campanile era da sempre un riferimento del tempo che passa, delle ore notturne passate in bianco, oppure un modo per sapere che ora è quando non si ha a portata di mano un orologio, di giorno o di notte. Da almeno un paio di anni ci eravamo disabituati allo scandire delle ore del campanile e a guardare l’ora sul suo orologio. Un pezzo dell’ingranaggio che gli permetteva di funzionare si era rotto e bisognava farlo arrivare dall’estero per ripararlo. Da qualche giorno, finalmente, il campanile è stato riparato e ha ricominciato a segnare l’ora esatta. Le sue lancette non sono più ferme e, presto, compatibilmente a chi abita nei dintorni con le orecchie sensibili, anche il suono delle sue campanelle tornerà ad allietare le giornate di chi passa e, finalmente, la sua voce tornerà a risuonare alle orecchie della “sua ben adorna sposa”.

Mariantonietta Di Sabato

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