Martedì 19 Novembre 2024

Totaro (M5S): Tari, città non pulita, alto costo di smaltimento, utili non impiegati, basso recupero crediti non riscossi e parziali aumenti della tasse

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A quasi due anni dall’ insediamento dell’amministrazione Rotice si è visto una scarsa incisività sui fattori che determinano Il peso della tari : il Costo Servizio Ase di raccolta e igiene urbana, il Costo di Smaltimenti e Selezioni Conferimenti e la quota del “Comune di Manfredonia” relativa a quei crediti Tari accertati ma non riscossi o crediti inesigibili.
Pertanto, dovendo discutere della tari durante lo scorso consiglio comunale, a seguito del passato pef approvato (che come sappiamo è pluriennale dunque tutto prevedibile), non si poteva prescindere dall’analisi su ASE e sulle responsabilità del comune per quanto concerne la materia igiene e rifiuti.
ASE S.P.A, è nell’elenco delle “società o organismi partecipati o controllati dal Comune di Manfredonia” con quota di partecipazione pari al 96,88%, ma non si hanno notizie sull’indirizzo politico in materia e sull’efficacia del controllo analogo, obbligatorio per legge in caso di servizio gestito da società in house.
A novembre 2022 intervenivo sulla questione impianto di stoccaggio e selezione di rifiuti non pericolosi: che fine ha fatto l’impianto costato ai cittadini 800 mila euro che si aggiungono ai costi del mancato servizio a causa dell’impianto non funzionante?
L’ entrata in funzione di tale impianto, infatti, è vitale per una gestione più strutturata e completa del ciclo dei rifiuti della nostra città, atto che potrebbe portare ad una riduzione non irrilevante degli attuali costi sostenuti dall’azienda e dunque alleggerire il carico sulle tasche dei nostri cittadini contribuenti.
Ma ad oggi, a quasi un anno dalla mia interrogazione, nessun risultato è stato raggiunto.
Per quanto concerne i crediti TARI non riscossi o inesigibili, per quanto ci sia un lavoro in corso, ad oggi non si vedono risultati positivi, registrando un elevato livello di mancata riscossione che incide sulla quota comunale della Tari.
Il Costo igiene urbana, che pesa circa il 60% sul costo totale del piano economico che poi determina la tari, non corrisponde alla “pulizia” della città e rispecchia l’inefficacia del servizio, come osservabile da tutti noi cittadini. Questo deve far riflettere sul miglioramento e l’ottimizzazione del servizio di raccolta rifiuti e pulizia nonché sull’effettiva sufficienza (o meno) delle risorse nel rispondere a questa domanda di igiene.
In aggiunta non si può non considerare l’importanza degli utili e del loro mancato utilizzo. Fare utili, risultati economici positivi è sicuramente un pregio nonché un fattore positivo per la società. Di contro, non utilizzare le risorse per rendere più efficace ed efficiente il servizio, dunque riducendo nel lungo periodo il costo della tari sui cittadini, è deprimente.
Dunque c’è da porsi una domanda seria sull’indirizzo dato e sul controllo analogo a quello svolto sui servizi propri del comune, aspetto, quest’ultimo, che pone un interrogativo importante:
se questi sono i risultati sul controllo di ase, vuol dire che controlliamo poco anche gli altri servizi e che quindi la città è in totale assenza di monitoraggio in termini di efficacia, efficienza e qualità?
Attendiamo tutti un cambio di passo e degli sviluppi futuri positivi sulle variabili del costo prese in considerazioni.
Nel concludere, colgo l’occasione per augurare un buon inizio al nuovo cda ase e un ringraziamento al precedente amministratore unico.
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