TEMPO permettendo, la stagione balneare è avviata. La riviera del golfo che da Manfredonia si distende lungo gli arenili sipontini, è un pullulare dei colori sgargianti degli ombrelloni esposti dagli stabilimenti balneari pronti ad accogliere i bagnanti che a migliaia si riversano su queste spiagge. Una diecina sul versante di Manfredonia, una ventina su quello di Siponto. Le spiagge e le attrezzature balneari costituiscono il pezzo forte del turismo del golfo adriatico sbocco a mare della Capitanata. Un consistente tributo all’economia locale che non ha ancora deciso di puntare con maggiore consapevolezza e dunque con i dovuti supporti su un settore che ha da offrire molto e in maniera originale su vari fronti.
GLI IMPRENDITORI balneari hanno saputo adeguarsi ai tempi e in particolare alle esigenze della clientela che non ha mancato di apprezzare. A cominciare da “L’ultima spiaggia” risorta dopo il doloso incendio che distrusse le strutture due anni fa. «Siamo qui pronti a ripartire» dice Dario Melillo che fa accenno alle tante problematiche che si affollano sull’orizzonte. «Il nostro è un servizio all’affezionata clientela che ci gratifica con la sua presenza. Sono tante le telefonate di prenotazione». “L’ultima spiaggia” assieme alla poco distante “Capolinea” e alla “Roca” di Manfredonia”, sono le uniche strutture che sono costrette a smontare a fine stagione e rimontare agli inizi di stagione «per un iniquo e incomprensibile Protocollo sottoscritto dal Comune di Manfredonia e dalla Soprintendenza al paesaggio – rileva Giuseppe La Torre di Capolinea – che prevede appunto lo smontaggio e rimontaggio delle strutture quando le stesse potrebbero ben essere utilizzate anche in inverno offrendo servizi truistici e occupazione».
UNA PREOCCUPAZIONE che non hanno i gestori balneari, e sono la gran parte, le cui strutture sono fisse, costruite in muratura. «Sono “pertinenze demaniali”, beni dello Stato eppertanto esclusi dalla Bolkestein» spiega Davide Salice con la sorella Patrizia, gestori del “Lido Azzurro”. «Paghiamo – evidenzia – i canoni demaniali aumentati del 35 per cento e l’ICI al Comune. Ma non abbiamo aumentato i prezzi dei servizi». Le spiagge di Siponto sono apprezzate in modo particolare dalle famiglie per gli ampi spazi a disposizione e i tanti giochi riservati ai bambini. La maggior parte degli stabilimenti balneari sono attrezzati per servizi di ristorazione e alla sera anche per drink musicali.
NEL PIENO solco della tradizione, la spiaggia di Manfredonia all’ombra del Castello manfredoniano, sia pure con gli adeguamenti alle modalità moderne. Da anni ormai non ci sono più neanche i caratteristici “casotti” che agli inizi del secolo scorso erano addirittura montati su palafitte nel mare. Sempre più frequentata la scogliera prolungamento della spiaggia Castello, dove non ci sono regole di sorta se non quelle di una reciproca convivenza dei frequentanti.
Michele Apollonio