I BIOGRAFI di Gioacchino Rossini (1792-1868) sono concordi nel ritenere come la “Petite messe solennelle” sia il testamento spirituale del grande compositore pesarese. Un componimento sacro “complesso e sofisticato” che lo stesso Rossini considerava, a ragione dell’impegno creativo, un’opera “salottiera”. E ancora, a dispetto del titolo “Piccola messa solenne”, l’esecuzione prevede un organico articolato: due pianoforti, un harmonium, dodici coristi, quattro voci soliste e otto di ripieno. Un’opera cameristica suddivisa in sette scansioni: Kyrie, Gloria, Credo, Offertorium, Sanctus, O Salutaris Hostia, Agnus Dei.
A 160 ANNI dalla sua pubblicazione, la “Petite messe solennelle” è stata eseguita nella sua originale prima stesura cameristica, a cura del Conservatorio musicale “Umberto Giordano” di Foggia, nell’auditorium “Il palco in una stanza” di Manfredonia. Un evento musicale di notevole impegno, un recupero culturale di pregevole qualità artistica. La presentazione dell’opera rossiniana, è l’ultima di una serie di una stagione di concerti che ha visto protagonisti il Conservatorio “Giordano” e quel gioiello del “Palco in una stanza”, un teatro in miniatura perfettamente attrezzato, della capacità di 35 posti, realizzato dal soprano manfredoniano Francesca Rinaldi «per sopperire alla carenza di “palchi” dedicati alla musica e dunque di promuovere e incentivare l’amore per la musica».
UN INTENTO pienamente realizzato: dalla sua inaugurazione ad ottobre scorso, gli spettacoli si sono susseguiti incessantemente. Tra questi fortemente seguiti e apprezzati quelli organizzati in collaborazione tra il Conservatorio musicale di Foggia e l’Associazione di promozione sociale opera talent che gestisce il “Palco in una stanza”. Una stagione musicale con concerti ogni fine mese seguiti da un pubblico sempre più affezionato.
«UNA FELICE intesa che ha allargato gli orizzonti musicali e consentito a tanti giovani frequentanti il Conservatorio di esibirsi e provare l’emozione del palcoscenico» annota Maria Paola De Luca ideatrice del progetto, docente di canto lirico, coordinatrice dei concerti in decentramento del Conservatorio.
ALLA REALIZZAZIONE della esecuzione cameristica dell’opera così come concepita da Rossini, hanno collaborato Nunzio Aprile, docente di teoria, ritmica e percezione musicale; Lilly Carfagno, responsabile del Dipartimento di teoria e analisi, composizione e direzione d’orchestra che ha curato la guida all’ascolto; l’ensemble vocale composta dai migliori studenti del corso academico di canto: Noemi Corvino, Noemy De Fina, Denise Graziano, Yin Zhao, Federica Losavio, Giusy Salcuni, Marilina tenace, Zhang Yang, Luigi De Leca, Irackli Nutsubidze, Carlo Giuseppe Monaco, Luca Delli Carri. Primo pianoforte e concertatore, Nunzio Aprile; secondo pianoforte Laura Ligori, harmonium Yvonne Silvestri; direttore e tenore solista Luigi De Luca.
Michele Apollonio