Giovedì 26 Dicembre 2024

Patrimonio culturale, innovazione e risparmio nelle mura del Castello di Manfredonia

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La suggestiva cornice del Castello Svevo di Manfredonia ha ospitato il convegno “Patrimonio culturale, innovazione e risparmio” organizzato da Tommaso Rinaldi e Michele Poveromo con Banca Widiba. Una serata di approfondimento e riflessione sulle potenzialità esprimibili da nostro territorio partendo da ciò che si ha: un patrimonio culturale che innovato genera valore sostenibile e nel lungo periodo. Apre i lavori Nicola Viscanti spiegando l’analisi dei portfolio bancari legati agli investimenti sostenibili, con un focus specifico su come possano diventare attrattori di valore le culture e le infrastrutture. “Federico II docet: ascoltare i risparmiatori che sono investitori e fornire strumenti semplici -spiega– e così nasce Banca Widiba a fare il mestiere della banca in chiave moderna con la relazione tra e per le persone, prima di tutto.” Ed il “wakapapa”, la linea continua tra passato, presente e futuro in lingua maori, scelto da Tommaso Rinaldi come tema dei lavori porta alla testimonianza di Vincenzo Colucci, giovanissimo imprenditore sipontino che, con Smart Launcher, ha creato un’impresa globale da 250 milioni di utenti, qui a Manfredonia superando la disconnessione atavica del nostro territorio. “Tutto è nato pubblicando un’offerta di lavoro su una pagina web per fare il cameriere e indicando che ero laureato in ingegneria informatica- racconta- da lì, un percorso formativo ed imprenditoriale mi ha portato a superare il grande gap del nostro territorio e non solo: la disconnessione. Oggi è un’azienda in remoto diffusa nel mondo, Australia compresa, mettendo insieme ordine e creatività”. Struggenti le immagini realizzate da Armando Torraco con l’intelligenza artificiale prendendo ispirazione dalle antiche incisioni delle stele daune: una clip  omaggio alla location e alla sua storia integrando un’abile combinazione di innovazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Marco Di Giacomo di Raiffeisen Bank ha fatto luce sulla relazione tra finanza, che pratichiamo ogni giorno inconsapevolmente con un semplice acquisto, cambiamento climatico e sostenibilità economica e sociale. Parafrasando Giovanni Falcone con il “Segui i soldi”, Di Giacomo indica “nella consapevolezza supportata dagli strumenti ESG l’orientamento degli investimenti in attività green e social ma anche in patrimonio culturale in scelte che si dimostrano, spesso, più redditive di quelle tradizionali.” Stefano Iorio, responsabile del Grant Office dell’Università di Foggia spiega: “Per 1 euro investito in cultura ne torna 1,80 e sono sufficienti tre consapevolezze: la felicità di tramandare ai posteri il nostro patrimonio fatto di stile ed unicità per ogni luogo, la competenza del nuovo legata alla cultura nella lezione del Covid, lo stupore legato alla capacità tutta italiana di creare story telling. Di qui, l’investimento sugli NFT come le opere d’arte è una forma sostenibile e noi in Italia abbiamo il 70% del patrimonio culturale del mondo e rende per oggi e domani.” Spazia su “Mari Futuri” Michela Cariglia, CEO di Ai4skills srl-sb e direttora del Consorzio Gargano Pesca: “Sono i patrimoni del mare e dalla marineria di Manfredonia alla base dello sviluppo delle competenze per la sostenibilità: oggi ingegnerizzato con l’intelligenza artificiale sta generando posti di lavoro dal blue al green all’economia circolare ed il 99% delle risorse dal mare è ancora inesplorato”. Squarcia il velo sulla capacità di generare valore con il patrimonio umano e culturale Tommaso Rinaldi che, con analisi puntuali, ha messo a confronto l’improduttività, tra gli altri strumenti, del contratto d’area: 1300 miliardi delle vecchie lire, con la produttività del patrimonio legata agli investimenti sostenibili ed etici, individuando performance di crescita sociale, economica ed ambientale praticata e cantierabile. “Fiducia, consapevolezza e risparmio consentono la gestione del rischio – spiega Rinaldi e citando Edorado De Filippo con la massima “O’ mare fa o’ mare” invita – alla consapevolezza nelle scelte perché i risultati nel tempo arrivano, facendo sì che il risparmio non sia più la differenza tra reddito e consumo ma il consumo come differenza tra reddito e risparmio: solo così si affronta il cambiamento attuale: inverno demografico, aumento della lunghezza di vita e cambiamento climatico attivando investimenti sulla ricchezza del nostro Paese”.

Vito Marchitelli

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