Venerdì 22 Novembre 2024

Altro scivolone dell’amministrazione Rotice sul bilancio

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Intanto perdurai vuoto dell’assessore al lavori pubblici

NATURALMENTE il sindaco Rotice ed esecutivo amministrativo, minimizzano, ma la inadempienza c’è: la omessa approvazione entro il termine prescritto del 30 aprile, del rendiconto di gestione 2022. Se no, perché il prefetto di Foggia si sarebbe scomodato a diffidare il sindaco Rotice a riparare all’omissione entro venti giorni, pena – il prefetto Valiante è stato categorico – l’attivazione delle procedure per lo scioglimento dell’amministrazione comunale?

CHE L’AMMINISTRAZIONE Rotice non goda di buona opinione e di favorevoli consensi (a parte naturalmente gli associati più o meno disinteressati) è cosa evidente ed acclarata dai tanti episodi niente affatto edificanti di cui la coalizione Rotice si è resa protagonista. Tanti fino a quest’ultimo inciampo. Quella della mancata approvazione del rendiconto della gestione comunale 2022 (motivo dell’intervento ultimatum del prefetto) era una operazione ordinaria – viene evidenziato dalla opposizione – ben ancorata nel contesto dei compiti di una amministrazione comunale. Nel mirino delle responsabilità è l’assessora al bilancio Antonia Lauriola, apparsa sempre più incerta. La predisposizione del rendiconto di gestione annuale è il documento contabile fondamentale ove sono rappresentati i risultati conseguiti dall’amministrazione comunale nella gestione delle entrate e delle spese programmate con il bilancio di previsione di riferimento. Per un amministratore comunale è, o dovrebbe essere, il punto di riferimento costante per calibrare l’attività dell’ente.

TUTTO questo evidentemente non è avvenuto: per distrazione? per impreparazione? per trascuratezza? Sono gli interrogativi che la gente, prima ancora che gli addetti ai lavori, si va facendo e ormai da tempo. Probabilmente, anzi sicuramente, Rotice e compagnia metteranno le carte a posto, forse lo hanno già fatto, evitando lo smacco prospettato dal prefetto. Ma la figuraccia rimane. Rimangono, anzi si acuiscono, tutti i dubbi e le incertezze che si sono addensate all’orizzonte di questa coalizione sgangherata. Non si sono per nulla attenuati, anzi, gli echi delle ultime disavventure mortificanti esplose in seno all’esecutivo caparbiamente amplificate addirittura attraverso programmi televisivi nazionali, dando della città una immagine deturpata.

NON È DATO sapere se il grande e grave problema portato alla ribalta (l’abusivismo edilizio) sia stato in qualche modo portato all’attenzione degli operatori di riferimento, certo è invece l’ancora perdurante vacanza dell’assessore ai lavori pubblici, praticamente dal gennaio scorso. Su quello scranno incrociano varie ipotesi. Quella più gettonata porta al nome di Pecorella, che il sindaco Rotice vorrebbe riportare a Palazzo San Domenico dopo essere stato costretto a destituirlo dall’incarico “occulto” di capo di gabinetto. Una designazione fortemente osteggiata da Forza Italia che, come noto, è in posizione critica nei confronti di Rotice dopo lo “sgarro” delle elezioni provinciali. Come andrà a finire neanche la Sibilla è in grado di stabilirlo.

Michele Apollonio

 

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