Rispetto a quanto affermato da Giuseppe Di Benedetto nella conferenza stampa da lui convocata senza un contraddittorio, per chiarezza e veridicità delle vicende menzionate, la SSD Manfredonia Miramare ritiene opportuno precisare quanto segue:
– Nella pec da lui citata, come da prassi, è stata richiesta una constatazione e non una contestazione rispetto ai danni arrecati dalla tifoseria ospite. Non è stata mai fatta menzione dell’ammontare del danno, quindi, non si comprende a cosa si faccia riferimento rispetto alla somma di 20mila euro. La constatazione congiunta del danno (da ribaltare su chi lo ha creato), così come la presa in consegna della struttura prima della partita, è prassi visto che il Miramare è una struttura pubblica gestita da un privato, che ha l’obbligo di tutelare la sua manutenzione ed integrità. Nessun costo relativo al Miramare è stato mai chiesto ed addebitato al Manfredonia Calcio 1932 di cui Di Benedetto, da inizio 2023, è socio al 50%. Da settembre ad oggi ci sono state utenze pagate dalla SSD Manfredonia Miramare per diverse migliaia di euro per servizi logistici a supporto della squadra.
– Il Miramare è stato messo a disposizione del Manfredonia Calcio il primo giorno utile. Gli allenamenti sono iniziati il 27 aprile e si sono regolarmente svolti sino a sabato 13 maggio. Nella Pec da lui citata non vi è alcun riferimento al rifiuto del calendario che, come da accordi, venivano concordati secondo un programma settimanale, rispetto al quale le attività del Manfredonia Calcio hanno la priorità. Ci lascia basiti la scelta di spostare gli allenamenti a Trani, comunicandolo a mezzo stampa. Cosa è cambiato rispetto a questa prassi concordata ed al progetto?
– Manfredonia può contare nuovamente, in pochi mesi, su uno Stadio solo grazie all’ingente investimento di privati, poiché il Comune, ridotto in stato di dissesto finanziario, non poteva più garantire manutenzione e gestione di una struttura non più a norma e non più utilizzabile, così come dimostrato dal bando pubblico espletato dalla Commissione prefettizia. Ad esempio, con convenzione del 2014, il Comune (ovvero i cittadini) riconosceva annualmente al Manfredonia Calcio una somma di 120mila euro (a cui si aggiungono 75mila di altre spese, tra cui le utenze) a fronte di un canone annuo di poco più di 5mila euro. Da più di un anno il Miramare costa 0 euro al Comune, alla collettività e al Presidente Di Benedetto al quale, per far fede al principio di trasparenza, invitiamo a rendere pubbliche le somme pagate alla SSD Miramare di cui parla.
– Il Manfredonia Calcio ed il Miramare sono un un patrimonio storico della città ed il nostro unico interesse è quello di far crescere lo sport, la squadra e la città.
Il Presidente SSD Manfredonia Miramare
Iraldo Collicelli