NELL’ARIDO e buio panorama cultural-politico di Manfredonia, è germogliata la proposta di un convegno che si rifà a presupposti esplicativi di grande interesse generale e che si riverberano direttamente sull’attualità manfredoniana. Un evento info-formativo per uno sviluppo sostenibile del territorio, unico nel suo genere: “Innovazione, patrimonio culturale e risparmio” è l’ammiccante tema conduttore del convegno previsto per l’undici maggio prossimo, con inizio alle ore 20, nella Piazza d’armi del Castello svevo-angioino-aragonese.
UN CONVEGNO che richiama riferimenti importanti nel contesto socio-economico attuale, considerati e attivati nella loro interazione naturale. «Tre aspetti apparentemente distinti e lontani ma altro non sono che radici, rami e frutti i quali, se curati con dovizia e fertilizzati con il più potente dei concimi esistenti, la fiducia, continueranno a produrre semi e, quindi, a generare altre radici, altri rami e altri frutti» spiega Tommaso Rinaldi, consulente finanziario, tra i candidati sindaci nelle ultime elezioni amministrative, ideatore e organizzatore assieme al collega Michele Poveromo, dell’evento al quale parteciperanno esperti e protagonisti affermatici nella new economy, che interverranno come testimonial dei differenti aspetti proposti dal convegno e che riguardano il rilancio economico e le opportunità offerte della nuova finanza.
L’EVENTO è patrocinato dalla Banca Widiba tra le più importanti realtà nel panorama finanziario italiano, in collaborazione con Raiffeisen Capital Management, casa di gestione del risparmio internazionale, particolarmente attenta ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile presenti nell’Agenda 2030. «Inizieremo dal “passato” e, in particolare, dalla magnificenza delle preziosissime Stele Daunie custodite nel Museo nazionale archeologico del Castello Svevo-Angioino, che ci ricordano chi siamo, da dove veniamo e, possibilmente, quale contributo lasciare alle generazioni future» spiega Rinaldi. «Proseguiremo con il “presente”, rappresentato – anticipa – da due giovani imprenditori locali che ci dimostreranno sul campo che le start up e la creazione di nuove imprese è possibile svilupparle con grande successo anche alle nostre latitudini e concluderemo parlando di “futuro”, attraverso la consapevolezza che un utilizzo migliore del grande risparmio presente nei forzieri delle nostre banche e uffici postali può assumere un ruolo fondamentale per lo sviluppo definitivo del nostro territorio».
UNA OPPORTUNA e significativa iniziativa che arriva nel momento cruciale in cui si ritrova Manfredonia e suo territorio, ecclissati da una politica ammnistrativa del tutto fuori della realtà, che soggiace impotente al suo irresponsabile decadimento. Se non fosse per la triste e angosciante vicenda della fabbrica “DOpla” avviata alla sua chiusura, non si sarebbe fatto alcun cenno al “lavoro”, alla “economia”, agli “investimenti”: terminologia bandita da un territorio che pure ha vissuto importanti periodi dominati da quelle parole depositarie di sviluppo e benessere. All’orizzonte si para un’altra opportunità, la ZES, ignorata completamente in loco. Si vocifera dell’interesse di investitori provenienti da fuori dei quali alle civiche autorità pare non importi granché. Il rischio è che qui si attragga solo spazzatura.
Michele Apollonio