Anche se la tradizione garganica ha fissato le tre apparizioni dell’Arcangelo sul Gargano negli anni 490, 492 e 493, le origini del santuario potrebbero essere più antiche e risalire al tempo in cui la religione cristiana, diffusasi nel territorio pianeggiante e costiero della Daunia, raggiunse le contrade più impervie del promontorio. Le ragioni del grande afflusso di pellegrini al santuario Micaelico sono molteplici ed affondano le radici nei testi biblici ed apocrifi dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’Arcangelo Michele è il capo delle milizie celesti che difende il popolo di Dio dagli attacchi dell’antico nemico, il serpente della Genesi e il drago dell’Apocalisse. Egli è diventato nel tempo, sostituendo l’arcangelo Raffaele, l’angelo della guarigione che difende e libera i devoti da ogni tipo di infermità, grazie alla “stilla”, l’acqua che fino a non molti anni fa trasudava dalle pareti della caverna e che i devoti bevevano e portavano ai parenti lontani. A raccontare la storia del Santuario e del pellegrinaggio Micaelico nei secoli sarà il prof. Lorenzo Infante, docente di storia del cristianesimo e di Filologia ed esegesi neotestamentaria presso il dipartimento di studi umanistici dell’università di Foggia. L’incontro, organizzato dai Ricostruttori nella preghiera, si terrà venerdì 12 maggio alle ore 20:00 presso l’Abbazia di San Leonardo. Per info chiamare il numero: 3294914948.
