Assistiamo da parte di qualche soggetto politico-istituzionale manifestazioni di gioia e soddisfazione per il prosieguo della questione Energas, che affligge gran parte della cittadinanza di Manfredonia.
L’On. Antonio Tasso, parlamentare della scorsa legislatura e componente della nostra Associazione, qualche giorno fa, in una nota social, ha ben delineato la vicenda che lo ha visto attivo protagonista nelle sedi istituzionali.
“Il CdM del 4 maggio 2023, che avrebbe dovuto decidere se concedere o meno l’autorizzazione alla costruzione del megadeposito di GPL in agro di Manfredonia, ha deciso di NON DECIDERE (come il sottoscritto dichiara da mesi) rinviando gli atti al MASE per ulteriori approfondimenti – commenta l’On. Tasso, che prosegue:
“Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere, dal momento che la documentazione in possesso del Ministero e, oggi, del Ministro Pichetto Fratin è fra le più corpose ed esaustive esistenti, grazie al competente lavoro di Enti, Associazioni ed esperti.
Quando una decisione potrebbe creare qualche malcontento autorevole, l’italica tendenza è quella di procrastinare ‘sine die’.
Il dott. Menale (patron di Energas SpA) è persona MOLTO considerata dalle istituzioni, che giammai gli farebbero un torto.
Per contro, autorizzare l’installazione ostata dai manfredoniani, per un governo di destra, significherebbe la MORTE politica di tale coalizione sul territorio (anche se, obiettivamente, la responsabilità non è da addebitare loro).
Ecco perché questa telenovela rimarrà ancora in piedi durante il governo Meloni e tutti gli altri governi a venire, a meno che non avvenga qualche ‘fatto nuovo’ – preconizza l’ex deputato.
Uno potrebbe essere quello di cambiare la destinazione d’uso della zona D49, interessata all’installazione, e farla riqualificare come ‘agricola’ – conclude la sua riflessione l’On. Tasso.
Noi di AgiAMO, come Associazione Socio-Culturale, attiva anche politicamente, riteniamo che l’azione suggerita da tempo dai nostri soci, Tasso e Massimiliano Ritucci (ex consigliere comunale) possa costituire un opportuno segnale per il Governo e si andrebbe ad aggiungere agli elementi avversi alla realizzazione del mega deposito Energas (dissenso della Regione Puglia, indisponibilità della banchina nel porto Alti Fondali, pronunciamento dei cittadini tramite referendum ed altri).
Il tutto proposto senza alcun intento polemico e strumentale, ma solo per puro spirito di collaborazione che, in simili circostanze, non dovrebbero vedere schieramenti politici contrapposti.