“Con l’assemblea di oggi a Manfredonia diamo inizio ad un percorso di assemblee unitarie che vedrà CGIL, CISL, UIL, impegnate a San Severo, a Lucera, a Foggia, per approdare alla grande mobilitazione nazionale di Napoli il 20 Maggio nell’ambito della campagna “Una nuova stagione dei diritti e del lavoro”.
Con queste parole, Luca Maggio, Coordinatore UIL PUGLIA, Sede di Foggia ha aperto a Manfredonia, la prima delle assemblee unitarie indette da CGIL, CISL, UIL, in vista della grande mobilitazione di Napoli.
“Abbiamo deciso di fare questo cammino insieme, unitariamente, ben prima del “Dl Lavoro”. Quando il Governo Meloni, ha varato il DEF, ci siamo resi conto che le risposte alla nostra piattaforma unitaria di rivendicazioni, erano deboli, insufficienti, confuse e contraddittorie e che il peso di scelte inique e paradossali ricadeva ancora una volta su lavoratori e pensionati. Abbiamo dato al Governo Meloni il tempo necessario per fare il tagliando, diciamo così. Ma, a questo punto, trascorso diverso tempo dall’insediamento del nuovo esecutivo, non possiamo che ribadire la nostra preoccupazione: perché questo Paese continua a navigare a vista, senza uno straccio di politica industriale, senza un preciso impegno per eliminare il precariato e supportare pensionati e lavoratori fragili”, ha aggiunto Maggio che ha proseguito: “Siamo accordo sul taglio del cuneo fiscale, ma dopo 5-6 mesi che cosa succederà? Servono risorse e CGIL-CISL-UIL hanno chiaramente indicato dove si possono reperire: potenziando la tassazione degli extraprofitti delle multinazionali. Così come noi chiediamo anche di detassare gli aumenti contrattuali. Già da mesi i Segretari Generali CGIL, CISL, UIL stanno dicendo al Governo che c’è troppo lavoro precario e, ciò nonostante, sono stati reintrodotti i voucher sino a 15mila euro. Eppure, con grande coraggio, la Spagna ci sta dando l’esempio di un’inversione di tendenza abolendo, di fatto, i contratti a tempo determinato. Il 2022 è stato un anno record per il numero di dimissioni volontarie presentate.
È un dato chiarissimo: la prevalenza di rapporti di lavoro precari e di turni massacranti, spingono tante donne e tanti uomini a “rinunciare” a un diritto e, nel peggiore dei casi, anche a non cercare occupazione. Sul precariato si può e si deve fare di più cancellando tutta quella vergognosa parentesi legislativa aperta nel nostro Paese con la legge Treu, e proseguita fino al “Jobs Act”. Inoltre, non ci sono interventi in materia di sicurezza sul lavoro. Infine, nulla si è mosso sul fronte della previdenza né per opzione donna né per la pensione di garanzia per i giovani, men che meno per la flessibilità in uscita.
La riforma fiscale, poi, prevede una sorta di condono preventivo: allora, chiediamo che ai lavoratori dipendenti e ai pensionati venga tolto il sostituito d’imposta e venga lasciato tutto in busta paga, successivamente pagheranno il 15% come le altre categorie.
A questo dovremmo aggiungere i contratti di lavoro che non si rinnovano, i mancati investimenti in settori strategici del nostro Paese come la sanità, l’istruzione, l’università e la formazione. E, dulcis in fundo, si ipotizza un processo di autonomia differenziata che, per come è è configurato, rappresenterebbe la pietra tombale per il nostro Mezzogiorno!”.
Nel dettaglio, dopo Manfredonia, il programma stilato dalle confederazioni prevede altri 3 appuntamenti:
San Severo, 09/05/2023, Centro Anziani, ore 17;
Lucera, 11/05/2023, Sala Biblioteca Comunale, ore 17;
Foggia – ATTIVO UNITARIO, Formedil, 15/05/2023, ore 17.
“Questo Paese ha bisogno di una scossa; vogliamo che le cose cambino e che il Governo apra una riflessione serena e serrata sulla nostra piattaforma di rivendicazioni unitarie:
Tutela dei redditi dall’inflazione e rivalutazione di salari e pensioni;
Riforma del fisco
Potenziamento della tassazione degli extraprofitti delle multinazionali;
Potenziamento degli investimenti e del comparto sociosanitario
Lotta alla precarietà per un’occupazione stabile e di qualità
#zeromortisullavoro ed eliminazione dei subappalti a cascata
Nuovi modelli di politica industriale e di sviluppo; priorità all’innovazione, alla transizione ecologica e al Mezzogiorno