Risale al 13 ottobre 2022 la sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito la doppia esenzione IMU per i coniugi realmente residenti in immobili diversi a prescindere che gli stessi siano ubicati nello stesso comune o in comuni diversi.
Considerata la tipica retroattività delle pronunce di incostituzionalità, gli effetti di quanto stabilito nella predetta pronuncia valgono anche per il passato, con la possibilità, per i cittadini che si trovano in tale situazione, di ottenere il rimborso delle somme versate fino all’anno 2017.
A dare applicazione alla pronuncia della Consulta è intervenuta recentemente anche la Corte di Cassazione con ordinanza n. 1828/2023.
Numerosi sono già i Comuni che hanno predisposto l’apposito modello per la presentazione dell’istanza di rimborso per le somme versate negli anni precedenti, individuando anche la documentazione a corredo per l’analisi dell’istanza, al fine di evitare di rimborsare coniugi che fittiziamente hanno residenze diverse.
Invece, nella nostra città tutto tace. Sul punto, il silenzio dell’Amministrazione Rotice è assordante!
Le domande sorgono spontanee. Cosa sta facendo l’Amministrazione a tale riguardo? Come intende affrontare la vicenda? Come mai la cittadinanza non è stata adeguatamente informata in merito? Come mai non è stato ancora predisposto un modulo per l’istanza di rimborso, così come già avvenuto in altri comuni?
Numerosi sono i cittadini della nostra comunità che si trovano in siffatta situazione e che ad oggi non sanno come comportarsi, stante il silenzio dell’Amministrazione.
Sono sempre di più le coppie che per una ragione o l’altra, vivono separati anche se unite in unione civile o in matrimonio, e si ritrovano solo in determinati periodi dell’anno o durante il weekend, a causa del lavoro o di altri motivi.
È doveroso rammentare che un’amministrazione pubblica deve rispettare i principi di legalità, trasparenza, pubblicità, di collaborazione e buona fede nel rapporto con i cittadini, i quali, qualora dovessero continuare a non avere un valido punto di riferimento nella propria amministrazione, potrebbero essere costretti ad adire l’autorità competente per la tutela dei propri diritti, con ulteriori costi e aggravi per il nostro Ente.
Non crediamo minimamente che questo silenzio da parte dell’Amministrazione Rotice sia il frutto di una scelta consapevole, al fine di evitare di rimborsare gli aventi diritto, ma tale inerzia e l’assenza di trasparenza e di pubblicità legittima notevoli perplessità e il presente intervento.
avv. Giovanni Mansueto – Coordinatore di Molo 21