Giovedì 21 Novembre 2024

In attesa della Fondazione per il Turismo di Manfredonia

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Con decreto sindacale, lo scorso 13 marzo il sindaco Rotice ha assegnato deleghe ad alcuni dei consiglieri appartenenti alla sua coalizione. Tra questi ha affidato a Maria Teresa Fabrizio i Grandi Eventi, a Libera Liliana Rinaldi il Turismo e a Ciro Campanella il Marketing Territoriale. È stata annunciata la costituzione di una Fondazione finalizzata all’organizzazione degli eventi cittadini e per la promozione turistica della città entro il mese di aprile che è ormai al termine, ma a che punto siamo? Abbiamo interpellato i consiglieri suddetti la cui risposta è suonata all’unisono: “Abbiamo appena ricevuto l’incarico, siamo in programmazione…”. Intanto abbiamo interpellato gli ultimi due ex presidenti dell’Agenzia del Turismo chiedendo il loro parere a riguardo. Saverio Mazzone: “Sarebbero tante le cose da dire; seconde solo a quelle da fare. Non mi risulta un piano comunale di marketing territoriale, e i conti traballanti da deficit (fino a quando?) ostacolano del resto una seria programmazione. Un dissesto finanziario dal quale era esente l’Agenzia del Turismo che, voglio ricordarlo, è stata consegnata in attivo alla liquidazione. E i risultati della sua programmazione, soprattutto con riferimento a progetti e finanziamenti pubblici cui si è lavorato, hanno continuato a produrre frutti buoni fino ad oggi (i contributi ricevuti dall’Amministrazione comunale nelle politiche culturali degli ultimi anni, continuano a risalire al buon esito di quei progetti). Tornando al versante pubblico, la buona notizia è che oggi abbiamo finalmente un assessore deputato, che ha ridato una interlocuzione stabile ai diversi attori sul campo. Continua a restare sul vago, invece, l’annunciata costituzione di un ente dedicato: si è tanto parlato di una Fondazione, ma non mi risultano, allo stato, atti concreti pubblicati. In città, peraltro, continuo a registrare un fermento culturale tenuto vivo da associazioni e soggetti vari; l’amministrazione comunale dovrebbe farsi carico di due compiti fondamentali per moltiplicarne ed espanderne l’efficacia. Un serio piano di audience development (ogni soggetto animatore privato continua ad avere il suo “pubblico”, che raramente interagisce e dialoga con quello degli altri); una decisa azione di coordinamento, che metta ordine al calendario degli eventi e sia di stimolo alla loro razionalizzazione”. Questo, invece il parere di Michele De Meo: “Oltre alla buona volontà serve professionalità e dedizione, il turismo si costruisce con i cittadini e non a tavolino. Non servono eventi se manca una strategia o una visione sulla città. Abbiamo tanto e per secoli ci siamo fermati solo a decantare le nostre bellezze. Basta a dire quanto è bella Manfredonia, non serve a nulla se non viene creato il prodotto destinazione. Commercialmente? Siamo indietro di parecchio rispetto ad altre giovani destinazioni che sono riusciti a mettere tutti allo stesso tavolo condividendo una strategia. Chi opera nel turismo deve necessariamente abbattere qualsiasi bandiera e deve coinvolgere tutti e non si può ogni volta resettare quello che di buono è stato fatto nel passato. Con l’agenzia del turismo si era partiti bene e i risultati iniziavano a vedersi ma serviva più tempo perché bisogna lavorare sul cambiamento culturale di un popolo. Gli eventi sporadici non programmati non servono a nulla se non a far star bene i cittadini; quindi, che si definisca la finalità di ogni evento per non sperperare quel poco che abbiamo a budget e infine la tassa di soggiorno quale finalità ha? Su 124.000 presenze nel 2022 il comune dovrebbe aver incassato almeno € 200.000; si potrebbe partire da questo dato per una piccola programmazione non solo di eventi ma di attività di marketing territoriale? Non voglio assolutamente denigrare l’operato dell’attuale amministrazione ma di certo non si fa turismo in questo modo. Stanno arrivando i primi turisti in città abbiamo un ufficio IAT aperto? Chi li accoglie? E i musei sono aperti? E le chiese? In passato fu creato anche il patto di promozione, ma tutto questo se al tavolo il comune è assente serve ben poco. Che si faccia una call con tutti gli stakeholders della città senza ignorare gli operatori turistici”. Gli addetti ai lavori riferiscono che sono in programmazione… e noi confidiamo di poterla condividere ed analizzare, tutti assieme!

di Mariantonietta Di Sabato

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