DI ROVESCIO in rovescio. Per l’amministrazione comunale Rotice non c’è tregua. L’ultima tegola, in ordine si successione degli eventi, gliel’ha propinata l’assessora alle opere pubbliche Lucia Trigiani, l’ultima che ha elevato (contestatissima) a quel rango, appena un paio di settimane fa: è stata pescata abitante in una villa abusiva di Siponto dal programma televisivo “Fuori dal coro” che a quanto pare ha sotto osservazione Rotice e compagni: ricordate l’episodio riguardante la storia di un alloggio popolare erroneamente attribuito ad una famiglia con relativa intervista in tv dello stesso Rotice?
ANCHE questa volta di mezzo c’è una casa. E forse non a caso: tra gli interrogativi che si avanzano, gettonato è quello inerente alla identità del fantomatico “informatore” evidentemente bene informato sin nei particolari dei personaggi implicati. Nello specifico si tratta di una villetta, una delle tante che sono sorte in oltre l’ultimo ventennio in un’area di Siponto bonificata dal Consorzio di Capitanata e sottoposta a tutti i vincoli possibili: ambientali, paesaggistici, archeologici, idrologici. Decine e decine di villette costruite dai proprietari dei suoli abusivamente. Un intero quartiere in forza edilizia al Comune di Manfredonia ai margini di Siponto: abusivo accertato e dichiarato sul quale giacciono da anni i provvedimenti di demolizione. Che non sono stati mai eseguiti per nessun manufatto, per la ragione che il Comune non ha i soldi per intervenire. Eppertanto è rimasto lì intoccato, anzi si è ampliato di nuove costruzioni.
IN UNA di questa ha la residenza Lucia Trigiani, politica di lungo corso (ha iniziato con l’amministrazione Riccardi), approdata nella giunta Rotice. E questo è l’unico dato certo in una vicenda dai molteplici aspetti che si mescolano in un cocktail dal sapore asprigno. C’è una componente familiare personale contrassegnata da un divorzio; ci sono aspetti riconducibili alla politica; ci sono le condizioni urbanistiche. La Trigiani ha indetto una conferenza stampa con il supporto dell’avvocato Cristiano Romani, nell’intento di spiegare la situazione che gioca essenzialmente sulla duplice condizione di residente in quella villa assegnatale con provvedimento giudiziale ma di proprietà dell’ex marito, e il domicilio in altro luogo.
SE vi sono aspetti giudiziari pertinenti saranno risolti in Tribunale. Rimangono fortemente evidenziati dal frenetico e caustico tam-tam dei social e dal mondo politico e culturale, gli aspetti politico-opportunistici che investono direttamente la responsabilità del sindaco Rotice. Ancor più che la Trigiani della quale si danno per scontate le dimissioni, nel mirino delle contestazioni è Gianni Rotice. «Il sindaco – rileva una nota dei consiglieri di minoranza – continua a parlare di legalità e di lotta all’abusivismo, mentre ha al suo fianco un rappresentante che vive in una casa costruita illegalmente. Una situazione inaccettabile». Ormai sono tante e diversificate le situazioni che hanno messo in difficoltà Rotice e la sua “congrega di San Domenico”.
«PIU’ che le dimissioni dell’assessora Trigiani, che oggi avremmo date per scontate, ma non sono ancora arrivate, come Consiglieri di Minoranza chiediamo – scrivono in un comunicato – a questo punto che sia il Sindaco a dimettersi immediatamente, poiché non è più credibile come rappresentante della città di Manfredonia, che speriamo possa al più presto trovare rappresentanti degni di lavorare nel rispetto delle leggi e per il bene della comunità».
Michele Apollonio