PER UN GIORNO re Manfredi passeggerà, sia pure in spirito, nella città cui diede i natali 676 anni fa. Era il 22 di aprile, una giornata di sole e di calma, e il figlio di Federico II tracciò il perimetro delle mura entro le quali avrebbe sviluppato una città che avrebbe gareggiato per importanza e bellezza con Napoli e Palermo, i vertici del regno ereditato dal padre. La storia prenderà un’altra piega, ma è rimasto il ricordo e l’affetto per quel sovrano sfortunato. Una memoria che è stata doverosamente e opportunamente ripresa e messa in scena rievocando usi e costumi di quel tempo. L’evento storico sarà ricordato con una manifestazione che ha preso le mosse nel 2016 ed è prosperata nelle modalità di esposizione ma soprattutto nelle motivazioni culturali.
«ATTRAVERSO questo processo di archeologia culturale sperimentale si è in grado di capire in maniera più completa il passato, la mentalità e il sistema di credenze che la popolazione rievocata viveva restando equidistante nell’oggettività con l’obiettivo di costruire il presente» annota Franco Barbone, ideatore e organizzatore dell’evento che si inserisce nelle manifestazioni culturali della città. «Manfredonia – rileva Barbone – è infatti una delle poche città europee che portano il nome del re svevo e la rievocazione ideata ha lo scopo di valorizzare e riscoprire le tradizioni storico-culturali di un popolo. La certosina ricostruzione di repliche di reperti archeologici per esempio: armi, utensili, abiti, monili, carri e bardamenti e usandoli nella realtà non solo del corteo, ma anche rievocando momenti di vita quotidiana si comprendono le origini e si stimola l’industria creativa».
FULCRO spettacolare della manifestazione patrocinata dal Comune di Manfredonia, dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Foggia, è il Grande corteo storico in costume che prenderà le mosse alle 17 di sabato 22 da Piazza Silvio Ferri, antistante al castello di Manfredi, aperto dai quattro capitani delle contrade: Raffaele Di Sabato per San Francesco De Angelis, Matteo Riccardi per Torre del Fico, Antonio Perrone per Torre dell’Astrologo e Antonio Pio Azzarone per Torre Santa Maria, per raggiungere il Municipio per l’investitura del sindaco di “Magnifico Signore della Città”. Proseguendo per corso Manfredi, il corteo si fermerà sul sagrato della chiesa della Madonna del Carmelo, il cerimoniere di corte, messer Vittorio Tricarico chiederà al parroco di benedire gli Stendardi e i partecipanti al corteo che si trasferirà nel Largo Diomede per l’apertura dei giochi dei festeggiamenti: rappresentazione della “Ballata di Manfredi” a cura del “Teatro5” diretto da Vittorio Tricarico; spettacolo di musica medievale con il famoso gruppo “Harpye rota temporis female project-Valhyria show”; spettacolo “Il rito del fuoco” con giullari e giocolieri a cura della “Kronos acrobatic theater”.
Michele Apollonio