Sono i numeri del Piano Sociale di Zona votato all’unanimità dal Consiglio comunale di Manfredonia nella seduta del 18 aprile su relazione dell’Assessore Grazia Pennella. Un altro passo in avanti sul fronte del welfare per l’Amministrazione Rotice che aveva già approvato nei mesi scorsi l’istituzione della figura del Garante delle persone con disabilità individuata nel Prof. Vincenzo Di Staso.
Come simbolo dell’inclusione, all’inizio della seduta di Consiglio l’inno nazionale è stato cantato dai “ragazzi speciali” delle Associazioni “Delfino” e “ARS”.
Il Piano Sociale di Zona 2022/2024 dell’Ambito Territoriale interesserà i Comuni di Manfredonia (capofila), Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta e la sua costruzione si è sviluppata nei mesi compresi tra maggio e settembre del 2022, coinvolgendo i vari soggetti interessati e svolgendo un lavoro di valutazione degli esiti della scorsa programmazione, per passare poi ad una progressiva definizione degli obiettivi su tre Tavoli Tematici: FAMIGLIE E MINORI – PARI OPPORTUNITA’ E CONCILIAZIONE VITA LAVORO, DISABILITA’ E NON AUTOSUFFICIENZA – INVECCHIAMENTO ATTIVO, WELFARE D’ACCESSO E CONTRASTO ALLA VIOLENZA – INCLUSIONE SOCIALE E CONTRASTO DELLE POVERTA’.
Un Piano Sociale di Zona che fotografa una condizione sociale già critica aggravata dalla pandemia Covid-19 denotando un’accentuata vulnerabilità sui seguenti fronti: aumento delle condizioni di povertà, emergenza abitativa, fragilità delle giovani generazioni, povertà educativa, aumento del fabbisogno assistenziale per gli ultra 65enni, aumento della complessità assistenziale.
Sette gli obiettivi strategici: Promuovere la cultura dell’accoglienza e potenziare il sistema di welfare d’accesso; Promuovere e sostenere le politiche per la prima infanzia, i minori e le famiglie; Promuovere e sostenere l’invecchiamento attivo; Promuovere e assicurare le politiche per l’integrazione delle persone con disabilità e la presa in carico della non autosufficienza; Contrastare le povertà anche attraverso l’attivazione di percorsi di inclusione sociale attiva; Prevenire e contrastare tutte le forme di maltrattamento e la violenza su donne e minori; Promuovere le pari opportunità e consolidare prassi operative per la conciliazione vita-lavoro.
Tra i principali strumenti programmati per far fronte a queste emergenze vi è il potenziamento dell’integrazione scolastica con lo stanziamento di più di € 500mila all’anno a fronte dei circa € 200mila degli anni precedenti ed anche l’istituzione della figura dello PSICOLOGO DI QUARTIERE.
Altra importante novità è l’attivazione (per la prima volta) del Pronto Intervento Sociale, un servizio h24 per garantire risposte immediate anche a bisogni urgenti che si manifestano durante ore non coperte dall’ordinario tempo di lavoro del Servizio Sociale Professionale. Un servizio che garantirà la prima presa in carico in condizioni di emergenza, al fine di garantire innanzitutto risposte primarie ai bisogni delle persone mediante servizi di pronta e prima accoglienza svolti in strada o in strutture di facile accessibilità, in una dimensione di prossimità rispetto alla persona.
Altro tassello centrale del Piano è l’Agenzia per la Casa, la seconda in assoluta in Puglia (possibile anche grazie alla totale rinuncia del sindaco Rotice alla sua indennità pari circa a 40mila euro l’anno, 200mila in tutto il suo mandato), che muove i suoi passi attraverso la Legge Regionale n. 22 del 20.05.2014 con il il compito di favorire l’incontro tra domanda e offerta di alloggi, individuare e fornire strumenti a garanzia e tutela del pagamento del canone di locazione, svolgere il ruolo di mediazione tra le parti sociali, monitorando il mercato immobiliare, definire e gestire misure per il contrasto agli sfratti a vario titolo, nonché elaborare soluzioni per affrontare il disagio e l’emergenza abitativa.
Sul versante fragilità ecco il “Centro Famiglie” per un diffuso investimento nelle politiche per l’infanzia e la genitorialità, promuovendo innovazione nell’intervento con le famiglie vulnerabili da parte del sistema dei servizi titolari di questa funzione.
Per ampliare e migliorare i servizi all’utenza, il Piano Sociale di Zona ha previsto il potenziamento del Segretariato Sociale ed il Servizio Sociale Professionale con la sua progressiva digitalizzazione che vedrà la “PORTA UNICA DI ACCESSO” con funzioni di informazione, accompagnamento, ascolto e orientamento dei cittadini per la fruizione dei servizi e per l’esercizio dei diritti di cittadinanza. La Porta Unica di Accesso favorisce accoglienza e accesso e traduce tutto in maggiore attenzione e ascolto, ma anche in nuove forme di accompagnamento per contrastare la disgregazione sociale e familiare e la solitudine con cui vengono vissute problematiche, che, se accolte per tempo, possono essere gestite in modo positivo.
“Devo ringraziare tutto l’ufficio di piano e in particolare la responsabile dott.ssa Romina la Macchia, il nostro dirigente dott. Ognissanti, la coordinatrice delle assistenti sociali dott.ssa Maria Palumbo e tutto il settore dei servizi sociali per il grande lavoro di programmazione che è stato fatto – dichiara l’Assessore Pennella -. Un grande ringraziamento va anche alla commissione Welfare presieduta dalla consigliera dott.ssa Antonia Facciorusso e dai componenti Davide Marasco (oggi Ciro Campanella), Rita Valentino e Michele Iacoviello che hanno fornito innumerevoli spunti di riflessioni e momenti di confronto. Un ringraziamento anche agli Assessori dei Comuni di Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta, alla cittadinanza e agli Enti del Terzo Settore (ETS), e con la proficua e preziosa collaborazione del Distretto SocioSanitario di Manfredonia e delle Organizzazioni Sindacali (OOSS)”.
Nota stampa Città di Manfredonia