Ancora una volta apprendiamo con sgomento e senso di avvilimento che dopo il riciclaggio di plastica, ancora rifiuti nel SITO SIN Manfredonia, infatti la Provincia ha autorizzato il trattamento e recupero di Rifiuti Speciali da parte dell’impresa South Metal Corporation Srl dell’anziano Francesco Paolo Pacillo, impresa nata dal nulla nel 2021 e che sembra non svolga al momento alcuna attività con 4 soci di provenienza varia e un capitale sociale di 10.000,00 €.
ANCHE RIFIUTI SPECIALI? Ma siamo impazziti? “Il fatto che i rifiuti speciali non pericolosi non contengano sostanze nocive o tossiche per l’ambienta non significa che essi non possano essere di natura inquinante. È per questo motivo che tutte le operazioni preliminari che riguardano la gestione dei rifiuti non pericolosi sono le medesime che caratterizzano la gestione dei rifiuti pericolosi..”
Che il Comune di Monte Sant’Angelo, nel cui territorio ricade l’ubicazione dell’impianto, abbia espresso parere favorevole non ci meraviglia più di tanto. siamo ormai abituati all’idea che il suo Sindaco ritenga che in quell’area può fare quello che vuole tanto sono i manfredoniani che subiranno tutti i danni di questa fantomatica gestione e trattamento di rifiuti speciali che -dicono “prevalentemente ferrosi”, il che non esclude altri (l’appetito vien mangiando). Che l’ARPA Foggia l’abbia autorizzato con tante prescrizioni neppure ci scandalizza più di tanto. Certo siamo abituati alle prescrizioni di ARPA, quella regionale ad esempio ha detto si anche a Energas con tante prescrizioni di cui abbiamo capito di non sapere che farcene.
“Bontà del progetto”: più di 50 assunzioni, ma se “Niente utilizzo dell’acqua, niente polveri, niente inquinamento, tutto meccanico e quindi zero impatto ambientale all’insegna di un rinnovato modello di economia circolare secondo le direttive ministeriali targate MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica)” come si spiegano tante assunzioni? No sarà che è lo stesso numero di quelli del recupero e riciclaggio della plastica cioè 8 al massimo 9 e tanto guadagno per il comune ospitante? E chi controllerà che le prescrizioni siano rispettate? Il sindaco di Monte? Sappiamo quanto abbia a cuore i problemi ambientai e di salute di Manfredonia. Ancora una volta insieme a Regione, Provincia, ecc. fanno a gara a individuare attività industriali tra le più inquinanti e minacciose per la salute dell’aria, della terra e del mare, dimenticando che l’area ex Enichem dista non più di 200 metri da case, scuole, uffici, attività commerciali e artigianali ed è un un sito interessato da una bonifica, che come da tempo diciamo oltre che “complessa” è del tutto lacunosa.
Non si è ancora spento infatti, l’eco dei dati allarmanti dell’ultimo Rapporto Sentieri dai quali emerge un eccesso di molte tipologie di tumori negli adulti, ma ancor più segnalano eccessi di mortalità nei bimbi e adolescenti dove la situazione oserei dire è drammatica segno inequivocabile che l’inquinamento del sito SIN- Manfredonia minaccia seriamente ancora gli abitanti di questa città martire ferita a morte da un’industria, che ha operato in sfregio delle più elementari norme di rispetto della salute della nostra terra e del nostro mare e di noi umani che continuiamo a pagare il prezzo di un passato funesto e che continueremo a pagare anche per una nuova industrializzazione pesante e senza senso.
Ora ci preme capire cosa dice il Sindaco di Manfredonia Gianni Rotice, che è responsabile della salute di noi Manfredoniani. Conosceva il progetto? Lo approva? Perché non ne siamo venuti a conoscenza? Possiamo visionare l’intero progetto? Gli abitanti della meraviglioso Piana di Macchia non hanno nulla da dire?
I partiti di maggioranza e opposizione che talora si fregiano di sensibilità ambientale non hanno proprio nulla da obiettare? E’ democratico questo atteggiamento?
La città con tutti i suoi morti per cancro merita risposte certe.
ASSOCIAZIONE CULTURALE E POLITICA La Presidente
MANFREDONIA NUOVA Iolanda D’Errico
