Ancora una volta ci vediamo costretti ad intervenire con un comunicato a sostegno della nostra Consigliera Maria Teresa Valente, palesemente offesa durante lo svolgimento dell’ultimo Consiglio Comunale, svoltosi loscorso 18 aprile, dal comportamento poco consono al suo ruolo istituzionale, tenuto dal Sindaco Gianni Rotice.
Ebbene, durante l’intervento sul punto all’ordine del giorno “Piano Sociale di Zona 2022- 2024, Ambito Territoriale di Manfredonia”, esponendo in modo dettagliato tutte le lacune presenti nel ridetto piano, la nostra Consigliera è stata ripetutamente interrotta dapprima dall’assessore alle politiche sociali, Grazia Pennella e, successivamente, dalle urla del sindaco, fuori microfono, che si è permesso di affermare, in modo vergognosamente offensivo, che la Consigliera doveva “smettere di fare lo show, di informarsi sulle questioni e che il suo comportamento era un’offesa anche per chi l’aveva votata”.
Caro Sindaco, possiamo affermare con convinzione che tutti i cittadini ed elettori di CON Manfredonia sono orgogliosi del lavoro svolto fino ad oggi dalla propria consigliera Maria Teresa Valente, sempre preparata ed informata sulle questioni all’ordine del giorno, e lei, per il ruolo istituzionale che le è stato attribuito, dovrebbe avere un atteggiamento meno offensivo nei confronti di chi, nell’assise comunale, non rappresenta solo i propri elettori, ma tutta la città.
Non è un caso che il Sindaco abbia abbandonato il suo consueto ghigno per irritarsi proprio mentre la nostra consigliera faceva notare, a quest’ultimo, tutte le carenze del piano sociale soffermandosi sulla questione “Borgo Mezzanone”. Ebbene, caro sindaco, Lei ha già fatto una figuraccia nazionale, sulla questione, scoprendo l’acqua calda (Report docet); pertanto crediamo che quello che dovrebbe informarsi è lei e non la nostra consigliera.
Il tanto auspicato dialogo tra le forze di maggioranza ed opposizione per la risoluzione dei problemi della città, viene continuamente vanificato da tali comportamenti che nulla hanno a che vedere con un confronto istituzionale pacifico e costruttivo.
“Un popolo che non sa né leggere né scrivere, è un popolo facile da ingannare” (CHE GUEVARA).
Avv. Matteo Ognissanti
Presidente CON Manfredonia