Sempre più travagliata appare la gestione della secolare “Casa di Riposo Anna Rizzi”, dal 2010 ASP – SMAR (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona), caduta in una crisi profonda che sembra irreversibilmente volta a una chiusura definitiva della secolare struttura civica, già Opera pia fino al 2010.
Il personale che vi opera, preposto all’assistenza agli anziani, con una pec a firma dell’Amministratore straordinario ha ricevuto la comunicazione ufficiale che dal prossimo 30 maggio terminerà ogni loro prestazione presso la struttura con conseguente perdita di stipendio e del posto di lavoro, motivo che fa amaramente pensare ad una programmata chiusura delle attività della benemerita istituzione. Ho ricevuto stamane gli operatori che mi hanno rappresentato la difficile situazione economica in cui essi si verranno a trovare tra meno di un mese per la perdita del posto di lavoro, nonché quella degli ospiti per la fine dell’assistenza in struttura con grave disagio per le famiglie e per i loro congiunti.
Con questa inaspettata decisione stiamo assistendo, in questo nostro tempo, a un depauperamento ulteriore del nostro territorio che diventa dal punto di vista lavorativo e assistenziale sempre più un ‘deserto’. Lasciare improvvisamente sul lastrico i dipendenti e gli operatori della Cooperativa che gestisce i servizi e la ristorazione e che, nonostante tutto, con alto senso del dovere e nel rispetto delle esigenze degli ospiti anziani, prestano un prezioso servizio di assistenza, sembra una decisione inverosimile per una struttura regionale.
Deprecando tale comportamento, rinnovo la mia personale vicinanza ai lavoratori, alle famiglie, agli stessi anziani, rimasti tutti turbati da questo preavviso perentorio che determina un’ulteriore e incresciosa situazione dell’occupazione e dei servizi nel nostro territorio. Resto fiducioso in una revisione positiva della decisione presa perché i lavoratori e gli anziani possano continuare a vivere serenamente e a vedere rispettati i loro diritti.
+ p. Franco Moscone arcivescovo