La salute dei più fragili non può attendere
I servizi socio-sanitari di pubblica utilità garantiscono il benessere psico-fisico del cittadino. Lo ribadisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità ed è presente in tutte le agende politiche dei governi nazionali ed europei. Recentemente lo ha sottolineato il nostro arcivescovo Padre Franco Moscone, al termine della Via Crucis. Nel ricordare le criticità presenti nella nostra Comunità, ha evidenziato il disagio che i più “fragili” vivono come in una “Stazione straziante” della Via Crucis. Rileva Padre Franco “la Stazione dei lavoratori della Dopla in agitazione per mantenere il posto di lavoro; quella dell’Ospedale San Camillo di Manfredonia in continuo ridimensionamento e non ultima la Stazione del Centro “Andrea Cesarano”. Il Centro di Riabilitazione nacque per volere dell’allora monsignor Cesarano, nominato arcivescovo di Manfredonia il 30.06.1931 da Papa Pio XI. Ripercorrendo la storia ricordiamo le sue opere per lo sviluppo della comunità sipontina. Favorì l’istruzione, affidando a suore e sacerdoti la gestione delle scuole materne, elementari e liceali, mentre per i bambini malati, contribuì al finanziamento del centro di riabilitazione a lui intitolato e di una villa per gli anziani bisognosi. Nel tempo il centro di riabilitazione, specializzato nella rieducazione neuromotoria delle patologie disabilitanti, ha incrementato la propria offerta di servizi, diventando un importante punto di riferimento nel vasto territorio di Capitanata. Nell’ultimo ventennio, a causa dei piani di risanamento nazionale e regionale, si sono operati i tagli alla spesa sanitaria, ridimensionando i Servizi socio-sanitari, noto a tutti il declassamento dell’Ospedale San Camillo e del Centro Cesarano. Le riforme sui pensionamenti hanno consentito l’uscita del personale sanitario, sguarnendo la pianta organica e non rimpinguata con altrettanti posti di lavoro, perché non vengono banditi concorsi. L’ultimo, concluso dall’ASL di Foggia, si riferisce ai 208 fisioterapisti in attesa di assunzione, i 27 vincitori dovrebbero prendere servizio entro giugno 2023. Una decina di neofisioterapisti si occuperanno del Servizio di riabilitazione della lungodegenza dell’Ospedale di Manfredonia. Il “Centro Cesarano” deve attendere tempi migliori, nonostante le rosee dichiarazioni, dello scorso gennaio da parte del commissario Nigri dell’ASL FG, assicurassero l’arrivo di nuovi fisioterapisti, logopedisti e OSS. All’orizzonte non si vede nulla. Attualmente sono presenti in pianta organica alcune figure professionali: dieci terapisti dell’età adulta, un solo logopedista, un kinesiterapista dell’età evolutiva, due neuro psicomotricisti dell’età evolutiva, l’assistente sociale, la psicologa. Il 28 febbraio scorso è venuta a mancare la direttrice e medico fisiatria, la dott.ssa Ermidia Teutonico che da sempre sosteneva di incrementare la figura delle logopediste e degli esperti di neuropsicomotricità a causa dell’aumento dell’incidenza dei disturbi del linguaggio e del neuro sviluppo. Non si possono lasciare in sospeso nelle lunghe liste d’attesa le tante richieste di famiglie con bambini fragili, provenienti dal vasto territorio garganico. Occorre agire e presto! Lo sviluppo di un territorio parte anche dalla cura dei cittadini più bisognosi.
di Grazia Amoruso