I militari della Guardia Costiera di Vieste hanno portato a termine una importante operazione di polizia, finalizzata al contrasto della pesca abusiva dei ricci di mare e alla tutela dell’ambiente marino.
In totale sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 6.000 euro e sequestrati circa 2.100 esemplari di ricci di mare (Paracentrotus lividus). In località “Gattarella” del Comune di Vieste i militari sorprendevano tre pescatori ricreativi, intenti a caricare nella propria auto tre contenitori con numerosi esemplari di riccio di mare. Dalle verifiche emergeva come i pescatori, provenienti dal nord barese, fossero privi di qualsivoglia autorizzazione alla pesca subacquea, ovvero avessero prelevato dal fondale marino, in maniera del tutto abusiva, un numero di esemplari di gran lunga superiore a quello che la normativa stabilisce per tale tipo di pesca (fissato in 50 esemplari per pescatore sportivo/ricreativo).
Ai trasgressori, pertanto, veniva elevata una sanzione amministrativa di importo pari a 2.000 euro cadauno, mentre i 2.100 esemplari di riccio di mare, in quanto ancora allo stato vitale, venivano
successivamente rigettati in mare e restituiti al loro habitat naturale. Si ricorda che la pesca del riccio di mare è soggetta a specifiche normative che prevedono, al fine della tutela della risorsa ittica, il fermo biologico per i mesi di maggio e giugno. Da ultimo, è stata approvata in consiglio regionale pugliese la legge che vieta per tre anni la pesca dei ricci di mare, al centro dell’attività dei pescatori abusivi. Per tali motivi, i controlli finalizzati alla repressione di tali condotte illecite saranno intensificati al fine di tutelare l’intero ecosistema marino.