Persistono le posizioni stantie di Dopla, del fondo Muznich e dell’imprenditore Bava. Ognuno resta nel suo guscio senza dimostrare la volontà di gettare il cuore oltre l’ostacolo e consentire allo stabilimento di Manfredonia di ripartire a fronte di un’inspiegabile sacrificio a favore di quello di Treviso. L’impianto di Manfredonia, infatti, è nelle condizioni di poter produrre, ma bisogna fare presto a riavviare le macchine.
Serve una soluzione sociale dove tutte le parti in causa devono spingersi nel trovare un equilibrio tra investimento, produzione e mercato per salvare lavoratori e sito. Non chiediamo ristori o la chiusura della sede di Treviso, ma di evitare l’ennesimo dramma sociale ed occupazionale del nostro territorio.
Un sito produttivo insediato in un’area industriale già martoriata da importanti chiusure aziendali, a fronte dell’impegno dell’Amministrazione comunale di rilancio e rinnovata attrattività per nuovi ed innovativi investimenti imprenditoriali.
Ci sono opportunità per trovare soluzioni di supporto a questa operazione, anche attraverso l’impegno finanziario della Regione per una fase di transizione e spin off, nonché valutare la possibilità di far rientrare quell’area negli incentivi della ZES. Ma, sono dell’idea che c’è una priorità assoluta per DOPLA Manfredonia: riavviare subito la produzione della plastica.
Il muro contro muro non porterà da nessuna parte. L’eventuale fallimento dello stabilimento di Manfredonia significherebbe il fallimento totale e definitivo del Contratto d’Area. Come Istituzioni non permetteremo quest’altro scempio e saremo al presidio dei lavoratori per evitare ogni smembramento di macchinari e delocalizzazione di unità lavorative. Ai 67 dipendenti il nostro grazie per la tenacia ed il garbo con il quale stanno difendendo l’impianto, senza di loro probabilmente, come accaduto in passato, sarebbe già stato tutto cannibalizzato.
Nonostante tutto, resto fiducioso, nel buonsenso delle parti che possano trovare un accordo entro la prossima settimana.
Forza ragazzi non siete soli.
Nota stampa ing. Gianni Rotice sindaco di Manfredonia