Il 3 aprile è una data importante per Manfredonia perché in quella giornata sarà consegnato alla comunità un bene confiscato alla mafia. Stiamo parlando di Villa Rossana, un immobile che verrà affidato alle cure di associazioni e istituzioni che collaborano al progetto “Un’impresa per A.M.I.C.A.” (Anti Mafia Inclusione Cittadinanza Attiva). Un luogo dove si condivideranno esperienze, attività, conoscenze tra ragazze e ragazzi che cercano il proprio futuro radicandolo nel principio della legalità. I lavori di ristrutturazione di questo immobile sono stati finanziati, con 437.025 euro, dalla Regione Puglia e dal Comune di Manfredonia, trasformandolo in incubatore di politiche attive giovanili e promozione dell’imprenditorialità – grazie alle attività svolte dall’ATS (Arci Travel Stornara) (capofila), l’Associazione Angeli di Manfredonia, da Enac Puglia e dal Comune di Manfredonia. Il progetto “Un’impresa per A.M.I.C.A.” è stato finanziato con l’avviso pubblico “Cantieri innovativi di antimafia sociale: educazione alla cittadinanza attiva e miglioramento del tessuto urbano” e coordinato da Miriam Grassi. Le attività sono partite nel 2019 e sarebbero dovute durare tre anni, ma la pandemia da Covid-19, come possiamo immaginare, ha allungato i tempi previsti. Sono stati realizzati laboratori di manualità ed esperienziali; cantieri di legalità; formazione; attività di sensibilizzazione; forum partecipati; workshop e stage. Inoltre, grazie all’impegno dell’associazione Angeli presieduta da Anna Rita Caracciolo, i ragazzi hanno potuto realizzare e partecipare a numerosi contenuti culturali e cinematografici. A dimostrazione che per contrastare qualsiasi tipo di mafia è necessario ogni tipo di arte. L’obiettivo dell’azione era quello di guidare ragazze e ragazzi, di età compresa tra 14 e 18 anni e a rischio dispersione, in un percorso di valorizzazione di se stessi culminante nella costruzione di attività d’impresa e opportunità di occupazione. Oggi, grazie a questo progetto, si raggiunge un ulteriore obiettivo, quello di realizzare, all’interno di Villa Rossana, un incubatore di politiche giovanili realmente attive e orientate alla costruzione di nuovo capitale sociale da investire nell’economia legale.
di Mariantonietta Di Sabato