Lorenzo Lo Muzio è il nuovo Rettore dell’Università degli Studi di Foggia. Un largo consenso lo ha portato alla guida dell’Ateneo in una sfida che si preannunciava difficile e parecchio complicata sin dalla vigilia. E tuttavia, come raramente accade nei convulsi momenti competitivi, lui è riuscito ad attrarre su di sé, con una volée niente male, quell’attenzione necessaria per tagliare il traguardo già alla seconda votazione, un segnale importante di coesione per la comunità accademica. Donatella Curtotti, audace Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza si è difesa bene incassando un lusinghiero risultato. Ma la convergenza di tutti i candidati, ben sette ai nastri di partenza, sul nome di Lo Muzio ha chiuso la partita con sorprendente anticipo. A urne aperte, l’Ateneo può ora ripartire per nuove sfide in una terra in cui la spinta culturale può mettere in campo un fattore non da poco nel tentativo di rilanciare la Capitanata in un progetto di crescita complessiva. Conosco il professor Lo Muzio da sempre. Lo definirei un metodista nel senso evangelico per quel suo dinamismo solo apparentemente nascosto ma molto marcato per quella sua sensibilità verso i problemi etici e sociali. Il padre, don Antonio, famosissimo dentista, personaggio di una simpatia e di una disponibilità travolgenti, era un tifoso sfegatato del Foggia Calcio. Il professor Lorenzo Lo Muzio, classe ‘59, può vantare un lusinghiero, lungo ed impegnativo percorso accademico che già lo ha visto al vertice del Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Bio Oncologia, poi alla Presidenza della Conferenza Permanente dei Presidenti dei Corsi di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentarie e, successivamente, nella Società Italiana di Patologia e Medicina Orale. Nel 2020 la grande soddisfazione di sentirsi nominato componente del Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità. Dal 2012 è Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale nell’Università di Foggia. È la prima volta che Medicina prende la guida dell’Ateneo dauno. Un dato molto importante, per diverse ragioni. Storicamente bisogna infatti risalire ai primi vagiti dell’Università foggiana, erano i tempi dell’indimenticabile prof. Luigi Ambrosi, Rettore dell’Università di Bari, quando si misero le basi di un percorso che ebbe inizio proprio con Ambrosi giunto a Foggia per svolgere la sua attività di clinica accademica come ordinario di medicina del lavoro.Il compito del nuovo Rettore non sarà certo semplice, perché l’Università di Foggia è chiamata ad interpretare al meglio i nuovi ed ambiziosi percorsi che già negli ultimi anni si sono affacciati, ma che vanno adesso implementati. Ma il nuovo Rettore ha dalla sua molte capacità per poter affrontare il compito a testa alta, come in un grande gesto d’amore per la terra in cui è nato e dove vive con la moglie e i suoi due figli. Per di più, si chiama Lorenzo, come “ Lorenzo il Magnifico”. Nomen Omen.
di Micky dè Finis