Giovedì 14 Novembre 2024

Le ipotesi di soluzione della controversia commercianti

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LO STESSO sindaco Rotice li definisce «Ipotesi di soluzioni che contemperano le difficoltà dell’Amministrazione (gravata dal rigido Piano di riequilibrio finanziario approvato dalla Corte dei Conti sino al 2028 e di atti presi in carico e già adottati negli anni passati, come quello relativo all’aumento del 300% dell’ex Cosap adottato con la deliberazione di Giunta comunale n. 33 dell’11.03.2019 e “congelato” dai tre anni della pandemia Covid) e le richieste a tutela della categoria dei commercianti elaborate in un clima di sano confronto e reciproca collaborazione nell’affrontare le questioni dal punto di vista amministrativo-finanziario». Che pertanto dovranno superare la trafila dei passaggi amministrativi per diventare certezze.

«PER ORA sono solo promesse che soccorrono appena le richieste della categoria, interventi che sostanzialmente non migliorano i numeri dei pesanti tributi da pagare» hanno ribattuto i commercianti che non escludono il ricorso al TAR. In ogni caso si attende di verificare quanto e come saranno definite le “ipotesi” avanzate nel corso dell’incontro che le associazioni di categoria Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e ambulanti hanno avuto con il sindaco Gianni Rotice col quale era una nutrita rappresentanza della giunta comunale e della maggioranza consiliare.

MA QUALI sono le proposte avanzate e sulle quali gli uffici comunali sono al lavoro: differimento (dal 31 marzo al 30 settembre) della data di scadenza del pagamento CUP, consentendo ai commercianti di poter affrontare con maggiore serenità la stagione estiva; la riduzione dell’aumento delle tariffe CUP per le attività che hanno l’autorizzazione di occupazione permanente di suolo pubblico, mentre è già presente in Bilancio la diminuzione del 25% delle tariffe di occupazione temporanea; l’abbattimento per le occupazioni permanenti del centro storico sarà determinata entro il 30 aprile con un apposito provvedimento; riduzioni che saranno previste nella maggior percentuale possibile rispetto all’aumento triplicato delle tariffe 2019 e che non facciano ritrovare il Comune in violazione del Piano di riequilibrio approvato dalla Corte dei Conti e conseguente danno erariale. Quanto alla Tari le tariffe presenti in fase di approvazione del Bilancio fanno riferimento a quelle approvate nel 2022, (per le quali gli esercenti delle categorie 22-23-24-27 hanno potuto fruire di un ristoro pari al 25% del costo annuale), ma si sta lavorando per presentare, entro il 30 aprile, l’adeguamento secondo le tariffe 2021.

LA NOTA diffusa dal sindaco Rotice precisa che la ventilata ipotesi di spostamento dell’approvazione del Bilancio al 30 aprile, non comporterebbe alcun immediato beneficio per i commercianti, al contrario metterebbe in difficoltà l’Ente comunale che non potrebbe adempiere ad impegni di spesa ed accertamenti di entrate necessari a garantire la fornitura di servizi essenziali ai cittadini. Nel caso specifico delle tariffe CUP «nella proposta di approvazione del Bilancio, sarà già presente, attraverso una Delibera di Giunta comunale, il differimento del pagamento CUP al 30 settembre».

Rinnovato l’impegno per controlli più serrati per le occupazioni abusive di suolo pubblico e la lotta all’evasione fiscale, all’insegna di “pagare tutti per pagare meno”.

  Michele Apollonio

 

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