Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia ha convalidato il fermo del presunto autore dell’accoltellamento in via Mogadiscio avvenuto lo scorso 23 marzo: l’accusa è di tentato omicidio e lesioni.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foggia, al termine di una serrata attività di indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, erano giunti nella stessa giornata all’individuazione di un soggetto conosciuto alla vittima, che al culmine di una lite scoppiata per futili motivi lo avrebbe colpito con più fendenti al corpo di cui uno potenzialmente mortale. Determinante la rapidità d’intervento dei militari che, unitamente alla visione delle telecamere presenti in zona e ai rilievi tecnico scientifici, ha permesso subito di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.
Gli elementi raccolti, di oggettiva valenza probatoria, sono stati ritenuti validi dal GIP che ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere.
Ancora una volta l’Autorità Giudiziaria e l’Arma dei Carabinieri hanno dato una tangibile e importante risposta – in termini di legalità e sicurezza – su un’area del territorio connotata dalla commissione di episodi di sangue che destano particolare allarme sociale.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Al momento l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto la sussistenza di un quadro indiziario grave, relativo alla commissione dei summenzionati reati, tale da ritenere necessaria l’applicazione della misura. Tuttavia, va precisato che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino alla sentenza di condanna definitiva.