VIALE Miramare, Lungomare Nazario Sauro, Viale Kennedy sono i nomi di tre tratti del fronte mare prospiciente la città, in pratica dalla scogliera Acqua di Cristo al Porto turistico. Fanno parte del demanio marittimo ma sono da tempo in “consegna provvisoria” al Comune di Manfredonia che ora chiede di sdemanializzarle e acquisirle al proprio patrimonio stradale. In tal senso la giunta Rotice si è pronunciata e deliberato.
UN PROVVEDIMENTO tutto sommato logico, nel senso che sono strade di uso cittadino sul quale però intervenivano a gestirle due autorità diverse. Con la sdemanializzazione sarà solo il Comune a disporne. E infatti con la stessa delibera l’amministrazione comunale demanda al dirigente del 5° settore «l’attivazione della sosta a pagamento in forma di utilizzazione “diretta” da parte del Comune, con vincolo dei proventi del servizio dell’utilizzo esclusivo per la qualificazione e/o manutenzione delle aree del demanio marittimo dello Stato destinate alla mobilità urbana e parcheggi».
LE OPPOSIZIONI sono insorte contro tale provvedimento, ma nella parte riferita alla destinazione delle aree sdemanializzate. In particolare Francesco Schiavone (Progetto popolare) e Maria Teresa Valente (Con) hanno contestato la destinazione a parcheggi pubblici a pagamento di quel lungo tratto oggi frequentatissimo dagli automobilisti che possono godere del parcheggio gratis. Una franchigia che finisce qui. Lungo quei viali saranno infatti dipinti con le abiurate strisce blu, ben 390 stalli a pagamento che si andranno ad aggiungere ai già operanti dal giugno scorso 2.370 che fanno bella mostra di sé nelle strade e nelle piazze della città. Un “ornamento” stradale tanto caro ai cittadini che non si permettono di…occuparli: come le tante foto mostrano la gran parte di quei parcheggi creati per rendere un servizio ai cittadini rimangono privi delle naturali ospiti.
E SE ne guadagna il panorama stradale, ci perde la società che ha vinto l’appalto del servizio, la quale a furia di vedersi modificate al ribasso le tariffe del parcheggio, vede sostanzialmente decurtati i suoi inizialmente previsti introiti. L’amministrazione Rotice è infatti dovuta intervenire più volte a cambiare tariffe e orari per venire incontro alle vibrate e tutto sommato fondate proteste dei cittadini. Con l’introduzione degli stalli a pagamento sul fronte mare, è del tutto plausibile che anche su quel lungo tratto di strada a intenso traffico, di auto in sosta se ne vedranno poche. Di conseguenza l’amministrazione comunale, è plausibile prevede, non incasserà quei proventi sperati e che quindi la qualificazione e/o manutenzione delle aree demaniali sarà quanto meno limitata.
TRA le richieste avanzate quella di spostare in altre zone quei 390 stalli, e quella, a norma dell’articolo 7 del Codice della strada, di prevedere strisce bianche, cioè parcheggi liberi, nelle vicinanze degli stalli blu. Tutto lascia prevede che la tormentata vicenda dei parcheggi blu non finisca qui ma avrà imprevedibili risvolti alla presentazione del primo bilancio contabile.
Michele Apollonio
…..e mentre tutti i Comuni costieri d’Italia hanno puntato sulla riqualificazione della costa quale bene principale della città da salvaguardare e valorizzare … dunque puntando sul turismo, Manfredonia ha destinato il waterfront a parcheggio e a strutture portuali. Al posto di parlare di aree a verde attrezzato con chioschi ed attività ricettive diretta alla produzione di servizi per l’ospitalità al Comune parlano di PARCHEGGI!!! Accanto al nuovo Mercato Ittico stanno realizzando un nuovo edificio in cemento armato (suppongo ad uso portuale) andando a chiudere, separare definitivamente, irreversibilmente e completamente il centro storico al mare (eppure c’è tanta superficie utile nel molo di ponente x utilizzarla a servizi portuali). Di tutto il fronte mare, l’unico tratto che non ancora è stato cementato e precluso al mare è quello che va dall’Acqua di Cristo alla spiaggia del castello; dunque neanche il 20% dell’estensione della città sul mare. Nella foto di questo post è evidente come la città è completamente separata, scollegata dal mare. Unico caso in Italia. Anche il maestoso porto turistico ha cementato la costa per realizzarci un…….parcheggio. Che dire……Manfredonia pullula di grandi teste di genio. Il livello delle competenze dei tecnici, dei politici/amministratori di questo paese è molto diverso da quello dei loro colleghi che hanno reso le proprie città degli autentici gioielli.
Mi chiedo se è possibile che un’intera cittadinanza non debba essere ascoltata sui problemi che la riguardano. Mi chiedo perchè abbiamo protestato contro l’ENERGAS per dissuadere “Roma” da quel provvedimento piovuto dall’alto e non siamo capaci di far capire a chi di dovere che la città è nostra e abbiamo il diritto di godercela. Non si può obbligare con la forza delle strisce blu a rimpinguare le casse del Comune con questi metodi vessatori e sperequativi. Si vuole tassare il parcheggio ? Bene, ma si deve lasciare un’alternativa a chi vuole evitare il balzello per svariati motivi che non sto a ricordare perchè già ampiamente illustrati nelle proteste iniziali. E’ assurdo vedere ampi spazi cittadini vuoti perchè segnati di blu e per contro vedere auto stipate in ogni angolo possibile e immaginabile magari a diverse centinaie di metri dal punto in cui si vorrebbe andare per servizi o lavori o magari in divieto di sosta. E qui mi sorge un altro interrogativo: Tutti i divieti di sosta occupati oggi per bisogno di parcheggio, se domani dovessero essere rispettati lascerebbero ben poche speranze di sfuggire all’imposizione. Non può assolutamente essere così ! Bisogna trovare una soluzione nel dialogo e nel rispetto dei reciproci bisogni, come si era iniziato a fare per arrivare ad un punto di incontro, ma con la contrapposizione superba e preconcetta non si arriva a nulla. Siamo tutti di Manfredonia parliamoci serenamente e troviamo una soluzione. Grazie a chi mi legge.