Le nuove generazioni, i cosiddetti nativi digitali, vengono criticati come gioventù annoiata, incapace di battersi per i diritti civili. Spesso queste critiche mascherano la mancanza di responsabilità degli adulti-non cresciuti che colpevolizzano gli altri tranne se stessi. Proponiamo dei validi esempi di come invece gli adolescenti superano gli adulti perché si mettono in gioco per il bene collettivo. Pensiamo all’ecologista Greta Thunberg, alla studentessa pachistana Malala Yousafzai che a soli 14 anni ottenne il premio Nobel per la pace per aver osteggiato i talebani, rivendicando il diritto allo studio delle bambine e disse durante l’Assemblea della gioventù delle Nazioni Unite “l’educazione è l’unica soluzione per combattere le disuguaglianze”. Oggi questo diritto viene negato alle bambine iraniane che vengono intossicate con gas nelle scuole al fine di chiuderle. Il messaggio di Malala fa tremare non solo i governi medio-orientali in cui vige la dittatura ma anche i paesi occidentali liberali. Queste problematiche vengono affrontate anche in Capitanata nelle agorà parrocchiali, associazioniste e scolastiche. L’8 marzo, le ex Fabbriche di San Francesco a Manfredonia hanno ospitato un incontro culturale in cui associazioni, studenti, grandi e piccini hanno condiviso il proprio pensiero sui diritti negati alle donne, ai migranti ecc attraverso letture e video a tema. Un altro significativo incontro è stato quello del 10 marzo tenutosi alla Biblioteca “Magna Capitana” di Foggia. Gli studenti delle classi terze sez A e I dell’Istituto Bovio hanno presentato il “Movimento Ipazia”, esponendo lo statuto, gli obiettivi e l’organigramma. Esso è nato da un progetto di Educazione Civica contro ogni forma di discriminazione. La prof.ssa Stefania Spadavecchia ci confida “i ragazzi/e sono molto entusiasti di questo progetto e speriamo possa crescere anche fuori dai confini scolastici. Tante le tematiche analizzate, spaziando dal diritto allo studio, alla lotta per l’uguaglianza dei diritti senza distinzione di genere fino alla tutela dei diritti di quanti per povertà educativa ed economica non possono vivere una vita dignitosa. Ciò si evince non solo nei paesi extra comunitari ma anche nei nostri territori”. Il loro progetto è stato supportato dall’ass. “Soroptimist” e dall’arma dei Carabinieri. Il nome del movimento richiama la storia legata al personaggio di Ipàzia, filosofa greca, matematica e astronoma, considerata una martire della libertà di pensiero. Il movimento nasce, idealmente dalle ceneri di quel martirio, per rivendicare la libertà dei diritti civili, negati in tanti paesi del mondo in cui la popolazione inerme siriana, ucraina, congolese, somale e non ultima iraniana, lotta a costo della propria vita”. Auspichiamo che il Movimento Ipazia possa svilupparsi oltre il mondo scolastico per accogliere quello parrocchiale, teatrale ecc della Comunità di Manfredonia sempre aperta a queste importanti iniziative che rinvigoriscono il Capitale sociale. “Ciascuno cresce solo se sognato” (D. Dolci) è ben interpretato dagli adolescenti del Movimento che c’insegnano, nonostante la cattiveria umana, c’è uno spiraglio in ognuno di noi, basta tendere la mano all’altro.
Grazia Amoruso