Piove sul bagnato per tanti contribuenti che, trovandosi in uno stato di temporanea difficoltà economico-finanziaria, hanno potuto chiedere la ripartizione del debito (importi dovuti all’Ente di natura accertamento tributario, ed avvisi esecuti, atti finalizzati alla riscossione di entrate non tributarie, verbali di accertamento per violazioni del codice della strada, ingiunzioni di pagamento o comunque atti di recupero coattivo di entrate e non tributarie, per le quali non siano già iniziate le procedure esecutive), a seguito della delibera di Consiglio Comunale (nr. 18 del 31.05.2022),
In particolare la nuova delibera prevede la possibilità di rateizzazione a scaglioni fino a 4 rate mensili per importi da € 100,01 a € 500,00 e fino a ben 60 rate per importi superiori a 500,00 euro (rata minima di 100,00), che possono essere concesse soltanto previo versamento di un primo importo corrispondente al 15% delle somme complessivamente dovute.
Ma dal primo gennaio 2023 una spiacevole sorpresa si è abbattuta su tutti i contribuenti che hanno in corso la rateizzazione. Infatti è sopraggiunto un aumentato considerevole della quota interessi, passata dal 4,25% all’8% (di cui il 5% quota parte di interessi legali e il 3% quota parte degli interessi di mora).
A far schizzare questo costo per i contribuenti, è in particolare la quota degli interessi legali passati da un valore percentuale di circa 1,25% fino al valore del 5% (tasso stabilito con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze ogni anno).
Ma ad aggravare la già sgradita situazione vi è in concomitanza anche l’errore commesso dall’Ente sul calcolo della quota interessi di mora, erroneamente indicata con un valore pari al 3%, interessi che per legge nazionale non possono essere maggiorati oltre il 2%.
Un errore che si ripercuote direttamente sulle finanze delle famiglie in condizioni economico-finanziaria non ottimali.
Per cui con estrema urgenza porteremo all’attenzione dell’Amministrazione questo errore sulla percentuale di interessi di mora, chiedendone la immediata modifica della delibera.
Inoltre sarà nostra premura pretendere il ricalcolo delle cartelle esattoriali e l’eventuale rimborso delle quote eccedenti, erroneamente riscosse agli ignari contribuenti.
Consigliere Raffaele Fatone