Lunedì 4 Novembre 2024

Michele di Bari prefetto di Venezia 

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La notizia è di quelle che lasciano il segno: il  dottor Michele di Bari, prefetto della Repubblica, guiderà l’Ufficio Territoriale di Governo di Venezia. La decisione di destinare di Bari a reggere una delle più prestigiose prefetture del Paese, in una città tra le più importanti d’Italia e d’Europa, è stata assunta dal Consiglio dei Ministri e conferma l’alto profilo istituzionale che è riuscito ad incarnare il prefetto di Bari nel suo lungo percorso professionale che sino a ieri lo vedeva alla guida del CCASIIP, organismo nevralgico di supporto in materia di alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari. Parliamo di un’intensa esperienza di servizio iniziata in Puglia, a Foggia dove giovanissimo rivestì l’incarico di Capo di Gabinetto al fianco di prefetti del calibro di Gabriella Sorbilli Lasco e di Fabio Costantini, solo per citare alcuni tra i prefetti che hanno lasciato un segno importante in Capitanata. Nel recente passato Michele di Bari ha già retto le prefetture di Modena, Vibo Valenza e Reggio Calabria, città dove incontra Raffaele Grassi, altro prefetto di altissimo spessore venuto a Foggia per poi andare ad assumere la guida della prefettura di Padova. Significativo il suo impegno formativo conseguito prima in Bocconi, poi nella Luiss e nell’Università di Roma Tre. di Bari è senza dubbio un attento studioso del diritto e delle complesse materie amministrative, nonché un riconosciuto cultore della dottrina della Chiesa che ha sempre accompagnato il suo impegno nella comunità cattolica, testimoniato da innumerevoli scritti. Un lungo lavoro, pieno di passione civile, coltivata sempre  conservando intatti tutti  i principi di terzietà che costituzionalmente  caratterizzano l’esercizio delle funzioni di un dirigente pubblico. Nato a Mattinata, città cui è rimasto profondamente legato, toccherà dunque a lui guiderà l’Ufficio Territoriale di Governo della Serenissima, un ufficio delicato anche per le funzioni di coordinamento di tutte le prefetture del Veneto. La riprova dell’importanza del ruolo è nelle stesse parole che il presidente della  Regione Veneto, Luca Zaia, rivolge a Michele di Bari all’indomani della nomina, consegnate in un dispaccio dell’Ansa “preparazione, esperienza, complessità dei temi affrontati nei precedenti incarichi sono una garanzia importante”. E così, dalla baia di Mattinata alla laguna di Venezia, continua il cammino di un servitore dello Stato che ha saputo coniugare il proprio impegno civile con la politica dell’ascolto e del servizio, insegnamenti appresi nel corso di un vissuto denso di valori, come quello della Fede, preponderante in ogni suo gesto. Serenissimo era un appellativo che si attribuiva ai dogi di Venezia. Poi il termine passò alla città. Serenissimo era anche il titolo dei reggenti da cui Venezia è dipesa sino a quando Bisanzio non cadde definitivamente. Ma nonostante questo, quel titolo è rimasto, anche ora che il prefetto di Bari è arrivato nel sestiere di Santa Croce che si affaccia sul Canal Grande lagunare.

di Micky dè Finis

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