Da qualche settimana si parla, oltre ad Energas, di un altro ecomostro che potrebbe installarsi nella nostra città: la Seasif.
Nell’area ex Enichem potrebbe essere piazzato, infatti, una centrale elettrica dalla potenza di circa 400 MGW e un deposito di gasolio per l’autotrazione.
Ci chiediamo quanto dobbiamo essere disposti a pagare ancora in termini di salute e ambiente, dato che l’area di installazione è ancora da bonificare per via dei disastri del petrolchimico.
La città è stanca di queste continue vessazioni: come Rifondazione Comunista e Unione Popolare chiediamo al Sindaco Rotice e alla sua amministrazione di rendere conto alla popolazione di quanto ci si stia impegnando realmente in termini di sviluppo e tutela dell’ambiente, ma non con inutili e sterili comunicati, foto o slogan vari!
I sipontini meritano di sapere la verità e le reali intenzioni dei suoi amministratori sia per quanto concerne la querelle Energas, sia per la questione Seasif, sia per le alternative di impiego e di sviluppo ecosostenibile che si possono intraprendere.
Noi crediamo che la città debba puntare sia sul turismo, ma che debba avere anche una industrializzazione sana, sostenibile, che dia impiego e progresso sociale alla popolazione.
Le potenzialità ci sono tutte ma gli amministratori devono dimostrare di saper cogliere le opportunità, altrimenti per il bene di Manfredonia si facciano da parte e lascino il passo a chi dimostra di essere capace.
Rifondazione Comunista Manfredonia/Unione Popolare Manfredonia