ZÈ PEPPE ha dato il via al Carnevale di Manfredonia 2023. La inaugurazione ufficiale e festosa è per domenica 19 con un programma improntato a sobrietà per motivi finanziari e organizzativi. Per i primi, ha provveduto la Regione Puglia che ha stanziato i fondi necessari bissando l’iniziativa dell’anno scorso (le manifestazioni si rinviarono, a causa del Covid, all’estete); i secondi si perdono nei meandri di una amministrazione comunale che non è stata in grado di provvedere se non in extremis quando il tempo per preparare le manifestazioni si era ridotto al lumicino. A subirne le maggiori conseguenze sono stati i “carristi” che hanno rinunciato a costruire i carri allegorici che pertanto non ci saranno neanche quest’anno. Ci saranno i gruppi mascherati, le “meraviglie” dei bambini delle scuole materne ed elementari: una peculiarità esclusiva del Carnevale di Manfredonia dovuta all’idea del direttore didattico Antonio Valente.
LA SFILATA DELLE MERAVIGLIE partirà alle 9 da Piazza della Libertà e attraverserà viale Aldo Moro, Piazza Marconi, Lungomare Nazario Sauro e approdare a Piazzale Ferri. Sfileranno anche i gruppi mascherati, la banda caratteristica “A ciambotta frèsche”, le majorette, la banda musicale cittadina, e animazioni varie, al “comando” di Matilde Brandi. Nel pomeriggio ad iniziare dalle 17, sagra della “Farrata”, il rustico carnevalesco tramandato dall’antica Siponto e a alle 19,30 in Piazza del Popolo concerto di “Centoventi BPM” e proclamazione della reginetta del Carnevale. Martedì 21, ore 17 “Golden Night: Gran parata serale dei gruppi e varie manifestazioni di contorno. Sabato 25 torneranno in strada le “Meraviglie” a dare la stura ad una notte colorata con tante attrazioni.
IL CARNEVALE di Manfredonia, c’è. Un appuntamento che sulle rive del golfo adriatico si ripete da secoli, millenni stante alla citazione di Orazio (65-8 a.C.) che definiva i “sipontini molli e ballerini”, con alterne fortune, ma sempre più o meno presente attingendo la sua forza nella gente, nelle popolazioni che si sono susseguite nel tempo che hanno mantenuto intatto quello spirito carnevalesco che contraddistingue i “ludi sipontini” fatti di fantasia e leggerezza. E spontaneità. Tra le peculiarità che i manfredoniani hanno ereditato dagli avi sipontini, vi è quella molecola del “dna” che si chiama “carnevale”. Scatta automaticamente sul finire dell’inverno quando si risveglia con tutta la sua forza rinnovatrice nella maniera che ormai la storia e la cultura locale hanno cristallizzato.
NON OCCORRE nessuna chiamata a raccolta, la gente autonomamente si traveste in qualche modo da annullare la propria identità e acquistarne un’altra secondo una propria idea. Una tradizione che dalla metà del secolo scorso è affidata ad una organizzazione precostituita per coordinare le manifestazioni. Una evoluzione più consona alle mutate esigenze dei tempi ma che non ha definito compiti e funzioni. Il Carnevale moderno, allontanandosi dalle sue originarie motivazioni culturali e sociali, è infatti diventato più uno spettacolo a beneficio di spettatori non più protagonisti del carnevale. Di qui la necessità di predisporre un programma di attrazioni in modo da sostenere la concorrenza dei Carnevali che ormai si svolgono in tanti centri grandi e piccoli, famosi e non.
Michele Apollonio