I ciclisti di Wildboar Bike Club sono arrivati in bicicletta da San Giovanni Rotondo
Le comitive in pullman da Taranto, Trani, Cerignola, da ogni parte della Puglia
Martedì 14 febbraio la statua del Santo degli Innamorati attraverserà il paese in processione
Cioccolato e arance, il Vicolo del Bacio, il Pozzo delle Promesse, le poesie dai balconi
Stanno arrivando da tutta Italia per il San Valentino di Vico del Gargano, per i quattro giorni di festa che il ‘paese dell’amore’, devoto al ‘santo degli innamorati’, dedica al suo Patrono. Arrivano in bicicletta, come hanno fatto i ciclisti del Wildboar Bike Club di San Giovanni Rotondo, oppure in pullman, in camper e in auto, come hanno fatto le comitive arrivate domenica da Taranto, Trani, Cerignola. E, naturalmente, arrivano tante coppie che hanno deciso di trascorrere fine settimana e ‘ponte’ del cuore fino al 14 febbraio a Vico del Gargano.
Il borgo è già completamente addobbato con decorazioni, cuori, le profumate e succulente arance vichesi, alloro, mimose e ghirlande. Fino al 14 febbraio, poi, ci saranno la musica, la sagra-mercato di San Valentino con decine di stand di produttori, artigiani, degustazioni delle tipicità. In Piazza San Domenico, si svolge CioccolaTIAMO, la Festa del Cioccolato: sarà possibile ammirare e gustare creazioni gustose, piccole opere d’arte del sapore realizzate da pasticceri e cioccolatai. E, ancora, l’area degustazioni, gli spettacoli teatrali e le poesie dai balconi.
LUNEDI’ 13 FEBBRAIO. Oggi, lunedì 13 febbraio, oltre alla Festa del Cioccolato e a tutti gli altri appuntamenti fissi con musica, street art, sagra delle arance e delle tipicità, alle ore 19 in Chiesa Madre si terrà il concerto dell’Istituto Manicone-Fiorentino; alle ore 20, in aula consiliare, il Laboratorio teatrale K2 metterà in scena “L’amore secondo noi”, da Neruda a Prevert.
MARTEDI’ 14 FEBBRAIO. Alle ore 11.30, la solenne e suggestiva processione della statua di San Valentino attraverserà le vie del borgo. E’ un appuntamento molto sentito e partecipato. Sarà preceduto, alle ore 10, dal corteo musicale dei due complessi bandistici di Vico del Gargano “A.F. Nardini” e “Garganum, la Banda del Gargano”. Dal mattino, il paese si presenterà con vie, archi, chiese, piazze e portali allestiti con decorazioni, cuori, le profumate e succulente arance vichesi, alloro, mimose e ghirlande. Street band e complessi bandistici riempiranno il borgo di musica. Saranno declamate poesie dai balconi. A conclusione della lunga giornata del 14 febbraio, non saranno i fuochi d’artificio a concludere la festa, ma uno spettacolo luminoso fatto di giochi di luce.
IL VICOLO DEL BACIO. Il paese, uno de “I Borghi più belli d’Italia”, scelse di affidare il proprio destino e quello dei suoi agrumeti al ‘santo degli innamorati’ nel 1618. Qui, infatti, San Valentino è celebrato anche come ‘protettore degli agrumi’. Ed è per questo motivo che i vichesi, prima di ogni 14 febbraio, preparano il trono del Santo allestendolo al centro di una profumatissima ‘cornice’ utilizzando non meno di 5 quintali di arance. Ci sono almeno altre due particolarità nel San Valentino di Vico: la prima è quella del Vicolo del Bacio, lungo circa 30 metri e largo appena 50 centimetri, tanto da indurre le coppie che lo attraversano insieme a sfiorarsi; la seconda è il pozzo delle promesse, dove gli innamorati rinnovano il proprio patto d’amore. Entrambi questi luoghi fanno parte del percorso degli innamorati, un cammino che attraversa tutto l’antico centro storico.
LA STREET ART. Immagini di donne e di uomini di Vico del Gargano, di lavoratrici e lavoratori, perfino dei vecchi muli che aiutavano i contadini vichesi nelle fatiche della campagna: le foto di Pasquale D’Apolito hanno preso vita sui muri del paese in una mostra itinerante di street art tutta da ammirare. Si tratta quasi di un percorso nel percorso tra viuzze e slarghi che caratterizzano l’antico centro storico di Vico del Gargano e dei suoi quartieri medievali.
Un intero paese ‘lavora’ per settimane alla preparazione della Festa di San Valentino che, dopo i due anni della pandemia, è tornata più bella, colorata e partecipata di prima.