Domenica 29 gennaio, Manfredonia si è colorata dei sorrisi e dei canti gioiosi di Pace dei ragazzi dell’Associazione Cattolica Ragazzi. La scia in festa si è riversata per le vie del quartiere dei Comparti nei pressi dell’Eurospin. Al “cammino della pace” c’erano grandi e piccini, famiglie, sacerdoti, educatori ed animatori dell’ACR. A loro va un caloroso ringraziamento per la dedizione e l’amore mostrato nel percorso educativo. Questa iniziativa “Allenati alla pace”, racconta ai microfoni di Manfredonianews, la responsabile dell’ACR di Manfredonia, Rosa Leporace, prende spunto dal progetto CSI, Centro Sportivo Italiano per il mondo, volto a promuovere esperienze di volontariato sportivo internazionale nelle periferie del pianeta. “Con l’acquisto solidale del pallone di “Allenati alla pace” ognuno potrà offrire un piccolo ma concreto aiuto alla realizzazione di percorsi educativi dove allenatori, bambini e ragazzi potranno stringere relazioni con i fratelli, aprirsi a sè stessi e agli altri, essere protagonisti di esperienze aggregative con le quali curare e rimarginare le ferite delle proprie esistenze, sperimentare l’accoglienza e l’inclusione>. Il motto “Allenati alla pace”, come ci ricorda Papa Francesco, è un dovere di tutti, qualsiasi sia il ruolo che ci è affidato. “Nessuno può restare ai margini del campo da gioco, nessuno è legittimato a voltare lo sguardo dall’altra parte, al contrario ciascuno è titolare in questa partita nella quale è in gioco la sorte dell’umanità, perchè con la guerra siamo tutti sconfitti”. Durante la marcia, i ragazzi dell’ACR di tutte le parrocchie di Manfredonia, hanno lasciato i messaggi di Pace nel quartiere del Comparto di Manfredonia, scaldando l’atmosfera un po’ gelida con il ritmo giocoso che solo i giovani sono in grado di fare. Le moderne comunità globalizzate dall’economia delle telecomunicazioni dovrebbero ascoltare fiduciose il “grido” dei giovani che in ogni parte del mondo dall’Iran, all’Afghanistan, all’Ucraina, alla Siria, al Sud America e non solo, urlano all’unisono: pace e libertà. I diritti sociali di cittadinanza vengono negati e calpestati dai governi dittatoriali che spargono terrore, uccidendo brutalmente i manifestanti. Le associazioni come Amnesty International denunciano da sempre gli orrori della guerra e la negazione dei diritti umani. Papa Francesco esorta i vari governi del mondo ad essere “costruttori di pace”, mettendo da parte gli interessi economici per tessere quel “lavoro sociale di rete”, utile al bene dell’umanità. I giovani dell’ACR accolgono i dettami del Papa, mobilitandosi per la pace. Il percorso educativo dei giovani dell’ACR li conduce verso il rispetto reciproco, valorizzando le diversità di ciascuno, come affermato durante la celebrazione eucaristica di domenica scorsa, nella bellissima ed ampia chiesa di “San Pio” a Manfredonia. Il sacerdote dei “ricostruttori della preghiera”, Fabrizio Cirelli, al termine della messa ha presentato una famiglia siriana che grazie ai corridoi umanitari della Caritas è riuscita a scappare dall’orrore della guerra che dura da ben 11 anni. Essa è stata accolta calorosamente dalla comunità di Manfredonia e gradualmente si sta inserendo nei percorsi di integrazione sociale e scolastica. La grande “comunità dell’ACR”, sfidando il clima gelido di questi giorni, ha concluso con vari giochi la “festa per la pace” nel parco adiacente la Parrocchia di “San Pio”.
Grazia Amoruso