Anche se Giandiego Gatta, durante la sua lunga carriera politica si è sempre titolato, meritatamente, come campione di consensi, la gente non ha mai apprezzato il suo modo sornione di partecipare attivamente alle dinamiche di Manfredonia, sua città natale, prima della sua energica partecipazione alle ultime comunali. Sempre presente, puntuale e partecipe a qualsiasi iniziativa o evento cittadino ma una parolina storta nei riguardi dell’opposizione sipontina non l’abbiamo mai registrata, in modo particolare durante i mandati dell’ex sindaco Riccardi (quasi un decennio). Questa è storia. E’ sceso in capo portando al suo fianco e avallando la candidatura di Gianni Rotice che al ballottaggio è riuscito a raggiungere il risultato sperato. Un ottimo trampolino per le politiche che hanno innalzato enormemente la credibilità e forza politica di Giandiego Gatta che ottiene un posto in parlamento e che oggi rimane l’ago della bilancia determinante per continuare a dare ossigeno all’amministrazione guidata da Gianni Rotice. Il tradimento perpetrato alle recenti elezioni provinciali, nei confronti di Forza Italia, da parte del primo cittadino di Manfredonia, che lo ha sostenuto verso la sua ascesa a Palazzo San Domenico non è più una questione solo paesana. E di tradimento si è trattato nei confronti del più rappresentativo esponente di Forza Italia della Capitanata che fino ad oggi non ha ancora espresso alcuna considerazione se non velatamente ed indirettamente attraverso dei comunicati di partito. A questo punto tutti si chiedono cosa deciderà di fare Giandiego, se vorrà staccare la spina al mandato di Rotice o se troverà un’intesa, per rimanere anche lui a svolgere il ruolo cardine che abilmente si è costruito in anni di metodica opposizione…! Ma come potrebbe mai Giandiego giustificare un’intesa o una riappacificazione con Rotice, dopo lo smacco perpetrato all’intero partito di Forza Italia a livello locale e nazionale? L’onorevole Mauro D’Attis, commissario regionale di Forza Italia ed il vicevicario senatore Dario Damiani hanno manifestato grande rammarico per la sconfitta alle scorse elezioni provinciali a causa dei mancati voti di Manfredonia, città di centrodestra, consenso determinante per l’esito negativo imputabile al sindaco Rotice sempre sostenuto dal partito di Forza Italia. Restano fuori dal partito il sindaco di Apricena, Potenza ed il consigliere regionale Dell’Erba, anche loro per non aver seguito le direttive della coalizioni di appartenenza alle scorse elezioni provinciali. Ed ora Giandiego Gatta cosa deciderà di fare? Tutti attendono la mossa di Giandiego che inevitabilmente porterà delle conseguenze nello scacchiere della geografia politica. E ciò che succede quando da eterno oppositore passi dalla parte di chi deve prendere le decisioni che, inevitabilmente, scontenteranno qualcuno. Il silenzio è spesso meditazione verso una decisione; in gioco c’è davvero tanto. In ballo c’è il duro lavoro fatto per conquistarsi il ruolo di Deus ex machina, la credibilità e la coerenza politica verso una città ed un’intera provincia. In ballo ci sono tutti i temi che attendono di essere gestiti dalla politica. La gente è stanca di perdere tempo dietro a giochetti politici che hanno come unico effetto quello di far perdere competitività ad un territorio meraviglioso ma difficile. Parola a Giandiego.
Raffaele di Sabato
Bella analisi e veritiera cosa saputa del comportamento di Gatta