È un falso la delibera del Consiglio Comunale su Engie pubblicata venerdì scorso sull’Albo Pretorio del Comune di Manfredonia e, come Consiglieri di Minoranza, abbiamo provveduto a segnalarlo al Prefetto.
Evidentemente a questa Amministrazione pasticciona ed impreparata non bastava il polverone già sollevato in aula consiliare quando ha bocciato un proprio provvedimento, ma ha voluto spingersi ancora oltre pubblicando anche un atto falso.
In Consiglio Comunale, infatti, a differenza di quanto pubblicato sull’Albo pretorio, non è stato presentato né comunque approvato alcun emendamento alla proposta di delibera messa all’ordine del giorno ed inviata via pec a tutti i consiglieri, con la quale si proponeva l’approvazione del progetto di PPP presentato dalla Engie e dei relativi elaborati, con una serie di deliberati consequenziali. Su tale proposta, durante la seduta del consiglio di lunedì 23 gennaio, i consiglieri di maggioranza hanno dichiarato di voler votare contro la sua approvazione, e così hanno poi fatto.
In realtà, il Sindaco, viste le dichiarazioni di voto contrario (compresa la sua), avrebbe dovuto ritirare la proposta di delibera, perché, in un Comune normale, se una delibera proposta dal sindaco o da un suo assessore venisse bocciata dalla stessa maggioranza, si aprirebbe una crisi. Per cui, in questo caso, non essendo più favorevole alla proposta del suo assessore (e quindi sua, per via della delega), il Sindaco avrebbe dovuto ritirarla, per poi tornare in Giunta e magari revocare la precedente delibera dei Commissari con la quale si era dato avvio alla fase del procedimento che avrebbe dovuto concludersi con la delibera consiliare.
In alternativa, lo stesso Sindaco avrebbe potuto presentare un emendamento alla proposta portata in Consiglio (e farlo approvare prima della deliberazione finale sul provvedimento), con il quale inserire nella premessa i diversi motivi che portavano alla non approvazione del progetto di PPP presentato da ENGIE e formulare un nuovo e diverso dispositivo, coerente con tali motivazioni, volto a ritenere il progetto ENGIE non meritevole di approvazione.
Una siffatta delibera, così emendata, andava quindi approvata favorevolmente dai consiglieri di maggioranza. Così non è stato e la delibera pubblicata sull’Albo pretorio contiene un falso, oltre a contenere un pastrocchio.
Il falso consiste nel dispositivo diverso da quello che è stato posto in discussione e in votazione nella seduta del Consiglio: in altri termini, la delibera pubblicata fa dire al Consiglio cose che il Consiglio non ha detto, perché il Consiglio si è semplicemente limitato a bocciare la delibera che gli è stata presentata, con un voto contrario all’unanimità, mentre in quella pubblicata si dice tutt’altro.
Il pastrocchio, perché la delibera, così come poi falsamente confezionata, andava approvata e non bocciata dal Consiglio, mentre invece i consiglieri di maggioranza, gli unici a rimanere in aula per il voto, l’hanno bocciata all’unanimità.
Buona parte della delibera pubblicata è stata aggiunta dopo il Consiglio e la registrazione della seduta, ancora visibile sul sito istituzionale del Comune, è lì ad attestarlo.
E se le responsabilità, quella amministrativa e quella politica, delle decisioni adottate dal Consiglio sono rimesse ai consiglieri comunali per il voto espresso o per il comportamento tenuto al momento del voto, la mancanza di conformità così evidente tra ciò che si è deciso in aula e ciò che risulta diversamente nella delibera così come pubblicata è rimessa alla responsabilità di chi è tenuto per legge a farsi garante della conformità di quanto deciso rispetto a ciò che viene poi pubblicato, e quindi della sua veridicità. Se poi altri hanno concorso in tale operazione, sarà chi di competenza ad accertarlo.
Noi consiglieri di minoranza, che abbiamo lasciato l’aula per protesta al momento del voto, ma solo dopo aver preso più volte la parola per denunciare il comportamento contraddittorio, opaco e irresponsabile tenuto dal Sindaco e dalla sua maggioranza in tutta questa vicenda, abbiamo ritenuto opportuno rimettere gli atti alla valutazione del Prefetto perché intervenga per fare chiarezza sull’accaduto ed assumere eventuali determinazione in merito.
I Consiglieri comunali:
Gaetano PRENCIPE
Massimo CIUFFREDA
Raffaele FATONE
Giulia FRESCA
Michele IACOVIELLO
Francesco SCHIAVONE
Gianluca TOTARO
Maria Teresa VALENTE
Mariarita VALENTINO