“Non si può non provare sgomento per quanto accaduto al Don Uva di Foggia: episodi gravissimi, sui quali la giustizia farà il suo corso”. Sono parole di sdegno e condanna quelle del segretario generale della Cgil Funzione Pubblica di Foggia, Angelo Ricucci, che interviene sulla gravissima vicenda che ha portato a misure cautelari per ben trenta dipendenti della Universo Salute, tra infermieri, operatori sanitari e ausiliari ed educatori.
“Quando persone fragili sono vittime di azioni ignobili da parte delle persone che avrebbero dovuto prendersi cura di loro si rimane profondamente colpiti ed è per questo che sento di unirmi ai ringraziamenti alle forze dell’ordine per essere intervenute, auspicando che la magistratura possa rapidamente giungere all’accertamento delle responsabilità”, continua Ricucci.
“Inoltre – continua il segretario FP CGIL – esprimo vicinanza alle vittime dei soprusi e alle loro famiglie, ma allo stesso tempo sento di dover essere vicino anche a quanti quotidianamente seguono con impegno e responsabilità persone fragili e con disabilità”.
Ricucci evidenzia quindi che occorre sì perseguire tali gravissimi accadimenti, ma anche avviare una profonda riflessione rispetto alla comprensione delle cause di tali eventi in ambito sanitario. “Occorre aprire al più presto un tavolo di discussione con la proprietà utilizzando tutte le misure, tese alla sicurezza degli utenti e degli stessi lavoratori. Ed è necessario mettere al centro delle discussioni lo stress correlato al lavoro e/o il burnout, per cercare di prevenire il ripetersi di tali episodi in un settore dove la fragilità dei pazienti si scontra con la fragilità di chi evidentemente è inadatto a lavorare in determinati settori”.