I 15 GIORNI di proroga contrattuale per 23 lavoratori precari assunti con contratto part-time dall’Ase, è scaduta e non è stato adottato nessun provvedimento per sanare una situazione incresciosa con conseguente imminente emergenza del servizio di pulizia ordinaria a Manfredonia. Il richiamo è del consigliere di minoranza “5S” Raffaele Fatone che evidenzia come «Da una attenta analisi di questa spiacevole situazione si delinea con chiarezza che alla necessità di avere una azienda ASE sempre più efficiente e con una congrua pianta organica, in relazione alle esigenze della Città, corrisponde la ormai evidente difficoltà dell’Amministrazione nel reperire le risorse economiche necessarie da garantire al proprio settore di riferimento, con conseguenti condizioni di degrado urbano e cattiva pulizia che influiscono negativamente la vita dei residenti e dei turisti».
LA PROROGA contrattuale a quei 23 lavoratori Ase era stata accordata in extremis dall’amministrazione comunale il 31 dicembre scorso accogliendo le sollecitazioni del consigliere di “Progetto popolare” Francesco Schiavone avanzate sin dal mese precedente e rinnovate nel consiglio comunale del 29 dicembre. «Chiedo con forza al sindaco – è stata la supplica – di risolvere questo problema: prolungare il contratto di 23 lavoratori precari al fine di garantire una città più pulita già dal 1° gennaio prossimo e dare dignità a questi lavoratori regolarmente inseriti nella graduatoria pubblica».
IN QUESTO frattempo non è stata data alcuna informazione circa gli sviluppi di una situazione che crea grosse difficoltà a quei lavoratori e alla città che perde una forza lavoro indispensabile ai servizi Ase. Una situazione non del tutto nuova nel novero delle problematiche che affliggono l’Ase e ne condizionano il funzionamento. «Negli anni scorsi – ricorda il consigliere Fatone – si sono spesso evidenziate le palesi difficoltà di gestione della partecipata ASE spa, definita da tutti in maniera trasversale come un “carrozzone”, ma c’è anche da chiedersi se la stessa Azienda sia mai stata messa nelle condizioni ideali di poter ben operare, fungendo parzialmente anche da traino per una sana economia locale. Perseverare nell’errore è molto grave – afferma Fatone – e continuare a depotenziare l’ASE riducendo il numero dei lavoratori-dipendenti, vuol dire avere una visione limitata e scarsa sensibilità verso il tema ambiente e il decoro urbano, una città vivibile per i residenti è una città ospitale per i turisti».
ALLA BASE di questa ennesima situazione di emergenza ci sarebbero, come ipotizzato dallo Stesso Schiavone, «difficoltà di intavolare una trattativa con l’Ase per affrontare e ripianare le varie situazioni in discussione». Prima fra tutte quella relativa all’Amministratore unico dimissionario da settembre scorso su richiesta dello stesso sindaco Rotice. Una situazione di precarietà cui non è stata data alcuna indicazione per superarla. Il consigliere Fatone ha confermato la già espressa «totale disponibilità a partecipare ad un possibile tavolo di confronto con ASE, nell’auspicio che venga attuato ogni sforzo possibile e necessario per reperire le risorse economiche necessarie per una conclusione positiva della situazione operatori precari, come punto di ri-partenza per ottimizzare il lavoro e le risorse della azienda ASE spa».
Michele Apollonio