Mercoledì 13 Novembre 2024

Tasso: l’incontro su Energas, ennesime dichiarazioni di buone intenzioni inutili alla causa

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Il Sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, preoccupato dalla piega che, evidentemente, sta prendendo la questione Energas (vicenda arcinota ai sipontini e non solo) ha convocato un incontro con i rappresentanti istituzionali del territorio, affinché intraprendano azioni concrete atte ad eliminare le possibilità che il megadeposito di Gpl venga installato nei pressi della città, contro il volere dei cittadini e della Regione Puglia.

Abbiamo incontrato l’On. Antonio Tasso, deputato della XVIII legislatura, che si impegnò molto sulla questione e ne conosce gli sviluppi più recenti.

Onorevole Tasso, nell’incontro di ieri, il Sindaco Rotice ha mostrato molta preoccupazione per l’esito della vicenda Energas ed ha chiamato a raccolta gli esponenti istituzionali del territorio a Palazzo San Domenico.

“Il Sindaco Rotice fa bene ad essere preoccupato, perché la questione non si è mai chiusa, anzi il dott. Diamante Menale insiste per ottenere l’autorizzazione, in quanto in questa impresa ha investito un capitale considerevole. Vorrei aggiungere che il dott. Menale non è capitato per caso in questa zona, nel lontano 1998, ma allettato dalle forze politiche che governavano la città”.

Nel corso dell’incontro tutti si sono dichiarati contrari al ‘megadeposito’.

“E avrei anche voluto vedere il contrario. Pure nel Consiglio Comunale Straordinario che si tenne il 17 marzo 2022, tutti ci dichiarammo contrari, ma poi l’unico che tentò di accelerare l’esame in Consiglio dei Ministri – d’accordo col Ministro del MITE, Roberto Cingolani, che avrebbe fornito parere negativo – fu il sottoscritto. Nonostante avessi messo al corrente tutti i ministri del Governo Draghi, incontrandoli personalmente e facendo pervenire loro un dossier esplicativo sulla questione, il provvedimento non approdò mai in Consiglio dei Ministri. Evidentemente c’era qualcuno a cui non conveniva risolvere la questione”.

Chi era questo qualcuno?

“Basta leggere le cronache dell’epoca e vedere chi ha ricevuto fondi da Energas per la campagna elettorale del settembre 2022 per scoprirne uno, ma non è il solo. Gli interessi su quest’opera sono vari, come ho sempre denunciato in passato”.

L’incontro dell’altro giorno ha prodotto un documento, sottoscritto da tutti i rappresentanti istituzionali presenti, da inoltrare al Presidente Emiliano.

“Sì, un atto minuzioso nella descrizione cronologica dei fatti, ma totalmente inutile ai fini decisionali. L’attuale MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), titolare del provvedimento, conosce già tutti i passaggi ed è in possesso di tutte le documentazioni inoltrate negli anni, comprese le autorizzazioni ottenute dalla Energas Spa nel corso dell’iter procedurale”.

A suo parere, c’è un modo per uscirne?

“Allo stato attuale, purtroppo, ve n’è uno solo definitivo e risolutivo: quello di convincere il Ministro Gilberto Pichetto Fratin – titolare del MASE – a comunicare il proprio parere contrario all’autorizzazione in CdM (giova ricordare che il Ministro in questione è di Forza Italia come l’attuale parlamentare di Manfredonia) e, contemporaneamente, informare gli altri ministri dell’argomento in discussione e assicurarsi che, in ossequio al volere della popolazione, non sollevino obiezioni al respingimento della richiesta autorizzativa da parte dell’azienda. In passato, invece, come da sempre sostenuto con l’ex consigliere comunale Massimiliano Ritucci, ve n’era un altro di natura urbanistica, unica azione possibile di competenza comunale: Una variante al Piano Regolatore Generale (PRG) per riportare la zona D49 alla originaria destinazione agricola. Questo passaggio, a parere del sottoscritto e di tecnici interpellati sull’argomento, era, ed è, possibile perché quell’area, per quanto a destinazione industriale, non è MAI stata interessata da insediamenti ed infrastrutture di quel tipo. Adesso la variazione suggerita potrebbe costituire un tentativo concreto di ulteriore resistenza nel caso il CdM dovesse continuare a non decidere. In questo potrebbero essere utili i due rappresentanti regionali presenti (Barone e Campo) per velocizzare e completare in tempi brevi tale procedura in Regione”.

Il Sindaco Rotice ha, però, annunciato una richiesta in Regione che, pur mantenendo la destinazione industriale di quell’area, leghi gli investimenti alla sostenibilità ambientale.

“Francamente non so se potrà essere possibile ma, attenzione, il mantenimento della destinazione industriale ci esporrebbe ad alcuni rischi. Se il Gpl continuerà ad essere considerato strategico – da fonti MASE, attualmente lo è a causa dell’emergenza energetica – il Governo potrebbe autorizzare la realizzazione di depositi in quella zona. Al contrario, la destinazione agricola ci riparerbbe da eventuali repentagli e vi sono pronunciamenti del Consiglio di Stato al riguardo. Infine, vorrei esortare i parlamentari di Fratelli d’Italia ed i loro rappresentanti locali a non sottovalutare la questione Energas, in quanto, dalle dichiarazioni lette, c’è qualcuno dell’opposizione governativa che sta tentando di lasciare il cerino acceso in mano al Governo attuale, pur non avendo fatto nulla nei tre governi precedenti quando erano parte importante di quegli esecutivi. Populismo a danno della verità storica. Intelligenti pauca”.

Vito Marchitelli

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