È ufficiale: Primiano Di Mauro è il candidato del ‘centrodestra identitario’ alla presidenza della Provincia di Foggia. Al fianco di Di Mauro ci sono anche i consiglieri regionali Joseph Splendido e Paolo Dell’Erba. E soprattutto i sindaci di Forza Italia, di Manfredonia e Apricena, gli ingegneri Gianni Rotice e Antonio Potenza. Tra i primi firmatari c’è il consigliere comunale d’opposizione di Candela, Nino Santarella. Nella foto di rito scattata in piazza XX Settembre, ci sono anche il segretario provinciale della Lega Daniele Cusmai e Raimondo Ursitti.
“Primi ad aver depositato presso l’ufficio elettorale della Provincia la candidatura a Presidente del caro amico Primiano di Mauro, sindaco di Lesina ed amministratore appassionato, innamorato della Capitanata. Un duplice risultato che ci riempie di orgoglio e soddisfazione e che dà ragione della bontà della proposta identitaria voluta fortemente dal centrodestra ed avallata da circa 130 amministratori di questa provincia. A riprova che la coerenza, l’identità e la serietà sono valori imprescindibili, che guidano da sempre e continueranno a guidare il nostro lavoro a beneficio della nostra terra e delle istituzioni che la rappresentano”.
Così i rappresentanti di partito e sostenitori della candidatura alla presidenza di Palazzo Dogana del primo cittadino di Lesina. Tra i primi firmatari il consigliere comunale di Candela Nino Santarella e i sindaci di Manfredonia e Apricena, Gianni Rotice e Antonio Potenza. Sostegno fondamentale è pervenuto dalla Lega con i suoi dirigenti, a partire dall’europarlamentare Massimo Casanova, quindi i consiglieri regionali Joseph Splendido e Paolo Dell’Erba. “Il numero dei firmatari dimostra la giustezza e il radicamento della proposta, apprezzata e sostenuta dal circa 130 amministratori di questa provincia. Iniziamo con entusiasmo questa sfida, per il bene della nostra Capitanata, dell’identità politica, dei valori della coerenza e del coraggio di agganciare il futuro che ci ha sempre contraddistinti. Ora avanti tutta!” dichiarano tutti congiuntamente.
Graziano Sciannandrone
