Mercoledì 13 Novembre 2024

Proroga ritardataria e parziale per 23 operatori ASE

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Sempre più caotica e oscura la situazione nell’Azienda comunale ASE

UNA PROROGA contrattuale di 14 giorni per 23 operatori dell’Ase. «Meglio tardi che mai: ma mi aspettavo una proroga più lunga» ha commentato il consigliere di “Progetto popolare” Francesco Schiavone, all’iniziativa dell’Amministrazione comunale che riprende una sua esplicita richiesta avanzata in aula consiliare il 20 dicembre scorso.

«CHIEDO con forza al sindaco di risolvere questo problema: prolungare il contratto di 23 lavoratori precari al fine di garantire una città più pulita già dal 1° gennaio prossimo e dare dignità a questi lavoratori regolarmente inseriti nella graduatoria pubblica» espose il consigliere Schiavone in consiglio comunale. «Per tutta risposta a questa richiesta legittima e naturale – annota oggi il consigliere di minoranza – ci siamo sentiti dire che “siamo pretestuosi, non amiamo la città e soprattutto accendiamo gli animi”. Il dietrofront di oggi di Rotice e compagni dimostra inequivocabilmente tutto il contrario: che la mia era una richiesta sacrosanta, oggettivamente giusta, che era possibile attuarla, e dunque la scarsa attitudine di questa compagine amministrativa di valutare le problematiche come si vano presentando men che meno di attuare gli opportuni interventi e, non da ultimo, di respingere per arroganza di posizione i buoni contributi della minoranza a vantaggio dei concittadini».

A GIUSTIFICARE, si fa pere dire, il comportamento dell’amministrazione Rotice, ci sarebbe alla base, secondo quanto lo stesso Schiavone ha ipotizzato, non smentito, la difficoltà di «intavolare una trattativa seria con l’Ase per la soluzione dei problemi di questa città». L’Amministratore unico è dimissionario da mesi su richiesta dello stesso sindaco Rotice che fino ad ora non ha sciolto il rebus di quello che si ha in mente di fare per quell’azienda sulla quale pesa gran parte dell’immagine della città.

LO STATUTO dell’Azienda in house del Comune di Manfredonia prevede il bando pubblico per il reclutamento dell’AU e i requisiti professionali richiesti. Un indirizzo aziendale che non sarebbe gradito a questo esecutivo amministrativo che penserebbe a introdurre un consiglio di amministrazione a tre. Secondo i susurri circolati, ci sarebbe la necessità di dare riscontri a impegni elettorali. Il timore espresso da più parti, sarebbe quello di agire nei confronti dell’Ase non già con criteri razionali e tecnici, bensì con quelli politici o giù di lì. Una mala gestio incancrenita in quell’azienda municipalizzata.

L’AU DIMISSIONARIO Raphael Rossi, in una lettera indirizzata all’Amministrazione comunale, ricorda i bilanci positivi approvati con utile di 84.000 euro nel 2020, di 308.000 euro nel 2021 e «sarà ancora superiore nel 2022»; ricorda altresì «le parole di lodi del sindaco nei miei confronti» e la soddisfazione espressa «durante l’assemblea dei soci del 12.12.2022 nel riconoscere gli ottimi risultati aziendali conseguiti».

SIGNIFICATIVO quanto esplicito è il riferimento alla gestione dipendenti: «Ho dismesso – scrive – le assunzioni facili con le agenzie interinali fatte per anni e in cui figuravano sempre gli stessi nomi e ho realizzato il primo concorso pubblico con cui si sono forniti sicurezze e diritti. Hanno partecipato 600 persone ed oggi ne abbiamo assunte 49 permettendo di avere due graduatorie da cento per il futuro. Più persone al lavoro spendendo meno perché non paghiamo più il ricarico delle agenzie interinali».

Michele Apollonio

 

 

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