Giovedì 21 Novembre 2024

Saldi invernali, Confcommercio Foggia. Metauro: “Mi auguro che anche quest’anno si rinnovi il sentimento di fiducia tra consumatore e operatore del commercio”

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Nuovo anno vuol dire inizio dei saldi invernali: il 5 gennaio sarà la volta della Puglia. Secondo le stime di Confcommercio ogni persona spenderà circa 133 euro per un giro di affari che si prevede, a livello nazionale, di oltre 4 miliardi di euro.

“Non possiamo certo affermare che i saldi abbiano lo stesso peso che avevano anche solo cinque o sei anni fa, ma è indubbio che continuino a essere un aiuto importante per rafforzare la liquidità degli operatori commerciali e in questo periodo, non certo roseo visti i rincari delle materie prime e la forte inflazione, è fondamentale che non si perda la fiducia in questo strumento commerciale. Fiducia è la parola d’ordine di chi lavora a contatto con i propri clienti, la relazione che si instaura tra chi ha un negozio e chi lo frequenta per gli acquisti è la cosa più preziosa su cui si poggia il commercio. Mi auguro quindi, nonostante le evidenti difficoltà, che anche quest’anno si possa rinnovare questo sentimento e che la campagna dei saldi invernali possa essere non solo un’opportunità per i consumatori, ma anche per gli esercizi commerciali”.

 

Come ogni anno gli uffici di Confcommercio Foggia hanno stilato alcune indicazioni sia per chi fa gli acquisti che per gli operatori commerciali:

 

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

 

  1. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

 

 

 

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