Gran parata di luci
sfarzi e colori
in ogni rione di città;
nel brioso luccicar di vetrine
s’odono musiche
altisonanti e sguaiate urla
di venditor d’ogni cosa,
accompagnati dal suono
dei tamburi quasi si fosse a carnevale
o nello stridulo rumoreggiar delle armi.
Per l’infernal frastuono
spaventati son fuggiti
il bue e l’asinello,
lasciando soli
Giuseppe e Maria
a consolar l’infante
in lacrime nella grotta deserta,
dopo che son tutti accorsi
al richiamo di fuochi scintillanti,
incuranti ormai del divin poverello
senza neanche averlo omaggiato.
Italo Magno
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