Giovedì 14 Novembre 2024

Quanti padrini per la nuova sede del 118! E l’ospedale?

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LA POSTAZIONE della emergenza territoriale “118 n.2” di Manfredonia, avrà una nuova idonea e funzionale sede nell’ambito della cittadella dell’ospedale San Camillo De Lellis. Da oltre due anni che gli operatori hanno evidenziato con petizioni e proteste lo stato di disagio in cui errano costretti ad assicurare un servizio fondamentale nell’ambito delle prestazioni sanitarie. Un positivo epilogo sul quale si è consumato un piccolo e per tanti versi inutile giallo. A dare notizia dell’avvenuta soluzione del problema, sono stati il consigliere regionale Napoleone Cera, l’on. Giandiego Gatta e il sindaco Gianni Rotice, i quali in un post hanno fatto sapere che «Solo ieri, dopo che avevamo avvertito del nostro sopralluogo, finalmente la Asl ha ritenuto di incontrare i lavoratori con la promessa di una nuova sistemazione che garantisca la dignità delle persone».

UNA RICOSTRUZIONE dei fatti smentita da una nota del commissario straordinario dell’Asl di Foggia, Antonio Nigri, che afferma: «Dopo una serie di sopralluoghi dei tecnici del Dipartimento di Prevenzione e di Sanitaservice, effettuati negli ultimi mersi, è stata condivisa la soluzione individuata con gli operatori sanitari».

A PRESCINDARE da eventuali meriti e demeriti, un risveglio politico-amministrativo provvidenziale anche se tardivo. Dopo almeno due anni di silenzi e di indifferenza non solo da parte della dirigenza Asl, si è compiuta la “magia” di dare una sistemazione adeguata al “118” di Manfredonia. «Entro la prossima settimana, sarà allestita la nuova sede – assicura Nigri – rispondente alle esigenze degli operatori e ai requisiti previsti dalla legge, per consentire lo svolgimento di un servizio fondamentale presso un importante presidio ospedaliero quale è quello di Manfredonia».

UN RISULTATO per tanti aspetti sorprendente, sia pure maturato dopo due anni di reclami, una bazzecola rispetto ai decenni di denunce, lagnanze, proteste, raccolta di firme, finite nel vuoto mentre la funzionalità del nosocomio manfredoniano andava progressivamente sempre più indietro nelle prestazioni e nel numero del personale addetto. Per avere una idea dello stato in cui versa il “De Lellis” sipontino basta dare uno sguardo al report di un summit (l’ennesimo) tenuto un paio di mesi fa a Bari presso l’assessorato regionale alla salute, presenti l’assessore Rocco Palese, il direttore del Dipartimento di promozione della salute Vito Montanaro, il commissario alla Asl di Foggia Antonio Nigri, e il sindaco di Manfredonia Gianni Rotice accompagnato dall’on. Giandiego Gatta.

LA ELENCAZIONE di «azioni dettagliate per implementare le attività dell’ospedale San Camillo di Manfredonia». Si parlò anche della spesa di 2.635.00 di euro da attingere al PNRR. Si parlò pure di un «cronoprogramma» del quale non è stato dato alcun riscontro, all’obiezione del consigliere comunale Gianluca Totaro «non sono stati definiti i dettagli, gli obiettivi, le tempistiche di attuazione, una programmazione. Il timore è – esplicita Totaro – che si tratti dell’ennesimo proclama vuoto di contenuti». Il San Camillo De Lellis può attendere…

  Michele Apollonio

 

PS – Probabilmente non sarà l’ultimo anche se oltre il tempo massimo, ma in ogni caso fa piacere che il consigliere regionale Lega Puglia, Joseph Splendido, si sia interessato al caso dello stato «da terzo mondo» della sede del 118 di Manfredonia che il Commissario Asl Antonio Nigri ha fatto sapere di aver risolto da mesi. Anche il c.r. Splendido, come tutti gli altri che sono intervenuti per denunciare il caso e patrocinare la sua risoluzione, non si sono soffermati di una virgola sullo stato di abbandono del nosocomio che ospita il 118. Hanno visto la pagliuzza e non la trave… (m.a.)

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