IL NATALE, è notorio, è l’occasione per accompagnare gli auguri con un regalo, sia pure simbolico. Anche la civica amministrazione Rotice deve aver pensato che l’ormai prossimo Natale potesse essere l’occasione per un regalo, ma non ai cittadini bensì… a sé stessa. Anche questa una storia ormai tipica di questa amministrazione “del nuovo, delle discontinuità, del fare”. A denunciarla con una interrogazione presentata alla presidenza del consiglio, il consigliere comunale Francesco Schiavone, al quale si sono rivolti «numerosi cittadini che nelle ultime ore hanno ricevuto un preavviso di riscossione coattiva di verbale per la violazione al codice della strada avvenuta qualche anno fa».
AD INOLTRARE questi preavvisi – spiega Schiavone – la società C&C di Margherita di Savoia, concessionaria del Comune di Manfredonia del servizio di riscossione coattiva che opera naturalmente su mandato degli uffici comunali di Manfredonia. Che le violazioni di legge ancorché al codice della strada, vadano saldate è più che giusto e sacrosanto, ma non si può andare indietro di qualche anno, dal 2019, e fare di ogni erba un fascio tra coloro che hanno commesso una infrazione al codice della strada sia che abbiano saldato il debito e sia che no.
IL PUNTO cruciale di questa vicenda poco natalizia, è appunto questo: che l’avviso di riscossione coatta di verbale, l’hanno ricevuto tanto chi ha pagato a suo tempo e chi invece parrebbe di no. Insomma siamo al: se la va, la va.
«TANTISSIMI cittadini – evidenzia il consigliere Schiavone – hanno, fortunatamente, ritrovato la ricevuta di pagamento e si sono presentati presso gli uffici comunali dimostrando di aver già pagato all’epoca dei fatti; altri, pur consapevoli di aver già pagato, non trovano più la ricevuta e saranno costretti a pagare nuovamente. Un “regalo” di Natale – annota – del quale si sarebbe fatto a meno. Un pasticcio dell’amministrazione comunale, questa volta evitabile – rileva – perché prima di notificare questi preavvisi sarebbe stato doveroso un approfondimento da parte dell’ufficio tributi del Comune di Manfredonia, che poteva controllare meglio le cifre incassate sul conto corrente dedicato e riconciliare le somme pagate dai cittadini con i verbali contestati».
SCHIAVONE chiede pertanto di fermare questa procedura coattiva e di procedere ai doverosi controlli («non è giusto maltrattare i cittadini in questo modo»), nonché di chiarire, rivolgendosi anche ai revisori dei conti, «per quali ragioni si nascondono le sanzioni nella voce riportata in tabella e soprattutto perché i numeri in tabella non corrispondono all’importo totale da pagare e – ancora – quali conseguenze tanta confusione porta al bilancio comunale».
ERRORI, omissioni e confusione che ricadranno sui cittadini sia su coloro coinvolti in questa paradossale diatriba, sia su coloro che ne sono estranei, tutti saranno costretti, per la dabbenaggine degli uffici comunali, «a rifondere le spese di notifica di quei preavvisi per i quali i cittadini riusciranno a dimostrare l’avvenuto pagamento. L’ennesimo danno di una amministrazione quanto meno superficiale e avventata».
Il sindaco: «Stiamo effettuando i controlli». Dopo, non prima.
Michele Apollonio