SI, VA PAGATA; no, non va pagata; è solo rimandata. E via di questo passo. Oggetto di tali perplessità è la TARI, la “famigerata” tassa sui rifiuti urbani, quella in particolare dovuta dagli esercenti di attività commerciali quali bar, ristoranti, gelaterie, fiorai e via dicendo, spiazzati dalle comunicazioni contraddittorie o quanto meno non chiare provenienti dagli uffici comunali. Una storia anche questa ascrivibile a quel genere alquanto usuale di confusione amministrativa.
TUTTO parte dagli aumenti apportati in maniera pesante su quelle categorie di contribuenti che naturalmente hanno al lungo e fortemente protestato (se ne occupò anche il consiglio comunale) tanto che il sindaco Gianni Rotice intervenne per rassicurare quegli operatori, che la quarta rata della Tari 2022 non avrebbero dovuta versarla per compensare gli aumenti subiti. Un appuntamento con il fisco solo rinviato, non annullato. Tant’è che l’assessora al bilancio Antonia Lauriola, chiariva che, contrariamente a quanto promesso dal sindaco, la rata andava pagata regolarmente alla sua scadenza e solo dopo rimborsata con il “contributo energetico”
«LA GENERICITA’ del comunicato, l’approssimazione mostrata dall’assessora al bilancio in consiglio comunale e l’assenza di atti ufficiali – rileva Giovanni Mansueto, coordinatore del movimento politico “Molo 21” – mi hanno indotto a intervenire pubblicamente, per chiedere chiarezza in merito: al pagamento o meno della quarta rata; in caso affermativo di chiarire sia il termine entro cui le attività avrebbero potuto chiedere il rimborso e sia il termine entro cui l’Amministrazione avrebbe provveduto al rimborso; infine, chiedevo di chiarire se il rimborso sarebbe stato integrale oppure parziale».
NON c’è stata nessuna comunicazione chiarificatrice diretta, ma una indicazione indiretta attraverso una delibera di giunta con la quale si stabilisce: «con lo stanziamento di 450mila euro, l’erogazione di un contributo economico una tantum finalizzato a mitigare l’ulteriore impoverimento derivante da “caro bollette”, in favore degli utenti individuabili secondo la declaratoria TARI nelle categorie 22, 23, 24 e 27, da riconoscere e da erogare, previa richiesta da inoltrare al Comune di Manfredonia dal 3 al 31 dicembre 2022 all’indirizzo del sito istituzionale del Comune». La stessa delibera precisa che «per beneficiare del contributo occorre: essere in regola con i pagamenti TARI e CUP 2022; essere in regola con gli obblighi di denuncia TARI e CUP e senza morosità pendenti TARI e CUP per gli anni 2016/2022».
UNA PROCEDURA complessa e farraginosa. «Da non pagare la quarta rata come promesso dal sindaco – rileva Mansueto – le attività commerciali per beneficiare del contributo “energetico” devono sanare le morosità pregresse ovvero accedere ad un piano di pagamento dilazionato. In altri termini, l’Amministrazione comunale con una mano dà (poco) ma con l’altra toglie, peraltro in misura maggiore rispetto a quanto si propone di dare. Insomma – osserva l’esponente politico – un altro pasticcio da parte di questa Amministrazione che, puntualmente, si dimostra priva delle capacità risolutive necessarie. Le già martoriate attività commerciali dalla crisi pandemica e da quella energetica non meritano questo ulteriore “regalo” di Natale».
Michele Apollonio