E’ il titolo della seconda fatica letteraria che l’amico Nicola Damiano, ha dato alle stampe, nel mese di luglio di quest’anno, dopo la pubblicazione nel 2012 dell’opuscolo:”Menzogne, omissioni e verità su l’Unità d’Italia”- 150° Anniversario”. Geometra, ex dipendente comunale e appassionato di archeologia, speleologia e, particolarmente di storia locale, dopo affannose ricerche, andando a ritroso nel tempo, con dovizia di particolari, egli ha ricostruito, attraverso un lungo e virtuoso percorso, la nostra storia, partendo da fatti e avvenimenti che hanno segnato l’essere e il divenire della progenitrice Siponto. Dai primordi dell’uomo, alla escursione storica di alcuni popoli, l’autore si sofferma su personaggi della mitologia greca legati al nostro territorio, tra cui un bassorilievo situato su di una parete rocciosa nei pressi della foce del Torrente Pulsano, in località Calafico raffigurante “l’Ercole Salutaris”, (di cui da tempo si sono perdute le tracce), tempietto scoperto tanti anni fa da tre giovani appassionati di archeologia. Elemento che ha portato l’autore a ricostruire le basi sulle quali, poi nascerà la città di Siponto, datando la sua fondazione all’anno 754 a. C., sessant’anni dalla fondazione di Roma, ipotizzando la sua prima collocazione ai piedi del Monte Aquilone dal quale è venuto a formarsi il Sinus Sipontinus, prima mare aperto, dove le acque dell’Adriatico non si potevano distinguere da quelle del Tirreno. Continua il viaggio fantastico attraverso il quale l’autore, con le sue minuziose ricerche storiche riportate in queste brevi note vuole renderci partecipi di quanto bella e interessante sia la conoscenza delle nostre origini e degli avvenimenti ad essi legati. Uno sforzo editoriale, di notevole spessore culturale che l’amico Nicola ha voluto consegnare ai posteri, in particolare ai nostri giovani perché possano comprendere quanto importante sia la conoscenza delle proprie origini e lo sforzo che i nostri avi hanno compiuto per avercelo consegnato. Territorio e tradizioni di inusitata bellezza che dobbiamo gelosamente difendere e tutelare.
Matteo di Sabato