In Italia, il volontariato è molto fervido e rappresenta un valido sostegno nei vari ambiti della vita. Manfredonia non fa eccezione. Tante sono le associazioni di volontariato presenti che in vari campi sportivo, socio-sanitario e culturale, rinvigoriscono il capitale umano del territorio. L’associazione “Monica, un sorriso per l’Africa” di Manfredonia, da circa 15 anni, è impegnata nell’offrire un sostegno ad alcuni villaggi del Benin e del Togo. Tanti sono i progetti in campo per la scolarizzazione, le cure mediche e il sostentamento fino a 18 anni e quanti desiderano continuare gli studi all’Università. La presidente dell’Associazione, Rosetta Russo, racconta ai microfoni di ManfredoniaNews.it l’arduo lavoro profuso nel tempo. “Ad oggi tra i tanti ragazzi aiutati abbiamo un gruppo di quattordici universitari e tre giovani già laureati”. Continua la presidente “Grazie all’amorevole sostegno dei genitori degli studenti dell’Istituto comprensivo “Don Milani1+Maiorano” di Manfredonia è stato realizzato il gemellaggio con la scuola Kotopounga, villaggio a nord del Benin, offrendo loro i Kit scolastici per contrastare la povertà educativa e si sono costruiti: la biblioteca, la sala lettura e quella sartoriale, gestita da un gruppo di suore che consente alle donne del villaggio di emanciparsi e avere una vita più dignitosa”. Nel villaggio del Togo è stata realizzata l’elettrificazione di una scuola, consentendo il doppio turno scolastico e una frequenza di un numero maggiore di bambini. Anche i villaggi limitrofi hanno potuto beneficiare della corrente elettrica, incrementando le piccole attività commerciali e tanto altro. La presidente, Rosetta Russo, ci confida un altro progetto ambizioso e realizzabile con l’aiuto di quanti vorranno sostenerlo. Ai giovani che non continuano gli studi vorrebbero integrarli nel “progetto agricoltura ed allevamento”, e sostenerli con la vendita dei prodotti da loro realizzati. Per questo motivo è stato acquistato e in parte donato un terreno di circa 4 ettari da coltivare nel villaggio del Benin. La presidente precisa: “E’ in corso la costruzione della casa del custode con il garage per conservare gli attrezzi e il necessario per il lavoro. Il mio appello è offrire una donazione al n. IBAN: IT96K 03069 096061 00000107973 affinché si possa portare a termine il progetto in agricoltura e acquistare un trattore e i relativi attrezzi di lavoro”. I succitati progetti rappresentano un seme gettato per far maturare una coscienza sociale per “un’economia di comunione e una società equa e solidale” come sostenuto fortemente da Padre Abel Tissou del villaggio del Benin. Egli vorrebbe costituire un’associazione nel loro villaggio, il cui motto è: “Ogni dono è un sorriso che noi doniamo all’altro per essere uomini e donne fino in cima, l’IO viene alla vita da un NOI”. I progetti di sviluppo nel Benin mirano all’inclusione socio-economica della popolazione nel proprio paese d’origine, nel rispetto dei diritti civili di tutti i lavoratori.
di Grazia Amoruso