Ancora una volta Energas S.p.A ha lanciato i suoi tentacoli per avviluppare Manfredonia nella sua morsa mortale, grazie ad un via libera del CdM del Governo Meloni e subito congelato probabilmente per l’opposizione di tutti, dalle associazioni che lo fanno da sempre, agli esponenti politici di tutti gli orientamenti politici, che hanno messo da parte, con poche eccezioni, l’immobilismo di tutti questi anni.
Sono 23 anni che il nucleo storico dell’Associazione Manfredonia Nuova lotta senza sosta contro Energas, spronando i cittadini di questa città, che si è espressa in mille modi contro questo mostro. Non che l’associazione si interessi solo a tale progetto, perché la nostra capogruppo in Consiglio Comunale Giulia Fresca ha portato avanti tematiche sensibili, come la sicurezza urbana, la gestione della mobilità, il ripristinino della legalità legata agli abusi edilizi e l’inquinamento costiero, dovuto al Torrente Calderaro, di nuovo nei giorni scorsi balzato agli onori della cronaca e tanto altro ancora.
Eppure, quasi certamente, si sarebbe potuto mettere la parola fine all’incubo Energas, se la Regione Puglia avesse subito formalizzato, con un atto amministrativo, la propria posizione negativa, come richiesto nell’ultima Conferenza di Servizi del MISE, del 5 dicembre 2018, «…si chiederà di esprimere l’Intesa positiva o negativa ivi compresi gli aspetti paesaggistici…». Ella non ha accolto invece l’invito fatto da Manfredonia Nuova il 07 marzo 2019, durante l’incontro a Bari con Stefanazzi il Capo di Gabinetto del Governatore della Regione puglia dott. Michele Emiliano e quello del 5 e del 15 gennaio 2020 presentato da noi, dalla LIPU e da quasi tutte le Associazioni del territorio.
Anche la richiesta avanzata circa un anno fa, dalla LIPU all’amministrazione Rotice di riportare Santo Spiriticchio, alla sua naturale vocazione agricola, annullando finalmente la scelta di chi per favorire l’insediamento Energas, ha trasformato un’area di pregio ambientale e paesaggistica in zona industriale, avrebbe rappresentato un ostacolo invalicabile all’insediamento del maxi deposito.
La strada della revisione del PUG con cambio d’uso della zona non è stata presa però in considerazione e neppure la proposta molto più fattibile di qualificare Santo Spiriticchio come area contigua del Parco del Gargano.
E così oggi ci ritroviamo punto e a capo nuovamente a fare i conti con l’istallazione del deposito più grande di GPL d’Europa (che si badi bene non è il gas metano e non è strategico come il primo).
Un progetto quello Energas obsoleto con profonde ricadute ed impatti negativi di carattere ambientale, economico, sociale e psicologico e più pericoloso che mai, perché collocato a pochi passi dalla nostra città e da una Base Militare NATO, possibile bersaglio missilistico e terroristico in un momento storico difficile dal punto di vista geopolitico.
Manfredonia Nuova, confermando la sua contrarietà ed il suo NO deciso ad Energas, invita, con un appello accorato il Sindaco e la Maggioranza in Consiglio Comunale, affinché adotti tutti i mezzi e le misure per scongiurare l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, stante l’appartenenza partitica ed ideologica che le unisce. Un Governo di Centro Destra non può non ascoltare, e accogliere, le istanze di un Sindaco della medesima compagine politica!
Manfredonia Nuova sosterrà l’amministrazione nella direzione da noi indicata, diversamente non sarà solo la sconfitta della Maggioranza, ma della città tutta.
Manfredonia Nuova
Giulia Fresca Capogruppo
Iolanda D’Errico Presidente