A seguito delle recenti polemiche sollevate sui ritardi dei lavori dello stadio Miramare è doveroso ristabilire un principio di verità rispetto alle diverse illazioni artatamente messe “in campo” solo e soltanto da parte di chi non vuole davvero il bene di questa città.
Si precisa che l’ASD Miramare è una società del tutto privata, aggiudicataria nel 2021 (sotto la gestione commissariale del Comune di Manfredonia) della concessione per quindici anni del Campo Miramare e per cui ha deciso di porre in essere un progetto, con 100% di investimenti privati al contrario di quanto avvenuto in passato (con 100% pubblico), a favore di una città e dei sui abitanti che si sono ritrovati in eredità, da una gestione comunale, una struttura non solo fatiscente ma non omologata a disputare i campionati di calcio dilettantistico negli ultimi anni e che ha costretto la stessa squadra Manfredonia Calcio 1932 a battersi su campi di gioco neutri, seppur, ripresa in prima categoria da questa compagine societaria, sia riuscita a risalire la china grazie sempre allo stesso board di imprenditori che hanno deciso di ridonare speranza con il proprio contributo personale e riaccendere il sogno di rivedere il Blasone del Manfredonia nei campionati che merita. Un investimento che ad oggi, tra titolo, campionati e lavori, ammonta a circa due milioni e duecento mila euro e che non può essere vanificato, almeno nel riconoscimento, da chi non guardando oltre il proprio naso, non comprenda gli sforzi fatti sino ad ora ed intraveda il vero spirito di mecenatismo verso il proprio territorio. Un quadro, tra le altre cose, apparso disastroso durante il lavoro di smantellamento del manto erboso a causa del rinvenimento di pendenze errate ed altre problematiche legate al sottofondo non prevedibili in fase di progettazione che hanno comportato per la scrivente società maggiori oneri e prolungamenti delle tempistiche previste.
Qualcuno parla di mancate promesse in merito alle dichiarazioni del Presidente Collicelli in una conferenza stampa di luglio, nel merito della chiusura lavori sul campo, ma noi ci chiediamo: a chi nuoce di più questo fermo? Solo alla prima squadra che indubbiamente sta continuando a giocare in campi neutri affrontando indubbiamente ulteriori costi? Solo ai tifosi che sono costretti a spostarsi tutte le domeniche in trasferta? O è probabile, a ragion veduta, che nuoci ancor di più ad una società privata che subisce notevoli perdite dalla mancata ripartenza di settembre, con l’impossibilità di attivare scuola calcio, settore giovanile, noleggio del campo a terzi ed organizzazione di eventi? Ricordiamo altresì l’ulteriore sforzo e amor proprio per la città, nell’ulteriore investimento di un manto erboso (sebbene più oneroso) con caratteristiche idonee a categorie più alte, nella concessione del Comodato gratuito alla società Manfredonia Calcio 1932, con tanto di gratuità del TITOLO, avendo riconosciuto nello stesso neo presidente Di Benedetto la volontà di impegno e passione per ridonare splendore al nostro blasone. Così come riconosciamo l’impegno e l’attività quotidiana del nostro sindaco Gianni Rotice nell’interlocuzione presso le sedi deputate per accellerare le tempistiche burocratiche legate al collaudo. I lavori, partiti a fine luglio e proseguiti anche in giorni feriali di agosto, sono fermi ahinoi da tre settimane e se volessimo ipoteticamente fare un calcolo sui tempi di posa del manto erboso, che impiegherà circa due settimane, oggi, secondo la logica esclusiva del cronoprogramma dei lavori, staremmo giocando in casa.
Da parte nostra, nonostante tutto, proseguirà la volontà di sostenere questa città, la squadra Manfredonia Calcio 1932 e tutto ciò che riporta ad uno spirito leale e sincero di socialità, nel pieno rispetto delle regole e della legalità. La passione per lo sport e per la squadra della città dovrebbe unire e non dividere. Sarà così anche per tutti gli altri? Noi ce lo auguriamo.
ASD MANFREDONIA MIRAMARE